Normativa

Renzi preme per l’accorpamento tra ACI e PRA

Nel decreto "Sforbicia Italia", che sarà presentato il 13 giugno, dovrebbe essere contenuta la soluzione per eliminare il "doppione" ACI-PRA. Ma non c'è ancora chiarezza su come si intenda procedere

Nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 30 aprile, Renzi ha ribadito l’ “accorpamento di ACI, PRA e Motorizzazione civile”.
Il provvedimento di riforma della pubblica amministrazione chiamato “Sforbicia Italia”, che arriverà sul tavolo del Governo il 13 giugno, dovrebbe dunque affrontare una volta per tutte anche questa spinosa questione. Più volte è stato sottolineato come PRA (gestito dall’ACI) e Motorizzazione siano un “doppione” da eliminare: oltre all’inutilità di un doppio documento (carta di circolazione e il certificato di proprietà) l’automobilista deve infatti pagare anche una doppia tassa per le pratiche automobilistiche: 27 euro di “emolumenti PRA” all’ACI e 9 euro di “diritti Motorizzazione” (nelle casse dello Stato).

Non è tuttavia ancora chiaro con quali modalità avverrà l’accorpamento tra ACI e PRA. Sarà un trasferimento del PRA (ACI) alla Motorizzazione civile? Renzi ha annunciato che ci sarà un mese di dibattito su questi temi, ma poi si dovrà decidere: “Si può discutere quanto si vuole ma poi alla fine si decide, perché se si discute solo per discutere siamo al bar dello sport. Il conto alla rovescia è iniziato. Il 13 giugno si decide”

Immediata la reazione del presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani: “Auspichiamo che questa riforma nel produrre la razionalizzazione delle funzioni inutilmente attribuite a strutture statali, con aggravio della finanza pubblica, possa concentrare la titolarità di compiti in capo all’ACI, ente associativo, che, in una ottica di sussidiarietà e senza oneri per lo Stato, assicura già con efficienza questi servizi da vari decenni”.