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Aftermarket alla prova. La parola ad Alberto Conti European Sourcing Manager di Corteco

In che misura l’aumento dei costi energetici, il rincaro continuo dei prezzi delle materie prime e la crisi dei chip stanno impattando sulla vostra azienda e quali iniziative state attuando per contrastarli?

“La crisi energetica è una problematica che si trascina ormai da oltre un anno, le prime avvisaglie risalgono infatti già a fine 2020, inizio 2021. Finora l’aumento dei costi energetici non ha impattato direttamente sulle nostre attività, bensì su quelle dei nostri fornitori di prodotto, per la maggior parte all’interno del Gruppo Freudenberg di cui siamo parte e su quelle di alcuni fornitori esterni che utilizziamo per il complemento della gamma. Un discorso simile vale per il chip shortage che ha limitatamente inciso sulle attività di Corteco, perché la nostra gamma non include prodotti elettronici contenenti chip. Abbiamo però riscontrato difficoltà di approvvigionamento da parte di qualche stabilimento dei nostri fornitori dove il guasto di un macchinario ha richiesto tempi di riparazione decisamente più lunghi del normale, proprio per la mancanza dei chip necessari a completare l’intervento. Al momento il problema per noi più impattante è riuscire ad avere disponibilità di prodotti. Assistiamo a livello globale a una mancanza generalizzata di materie prime che si traduce in rallentamenti e difficoltà lungo tutta la filiera di approvvigionamento. Quello che stiamo tuttora facendo per contenere gli effetti di tutto ciò è cercare di concordare con i fornitori pianificazioni di consegne del materiale sul lungo periodo, cercando di fornire una stima quanto più realistica del nostro fabbisogno. Questo dovrebbe facilitare l’approvvigionamento di materie prime, perché il fornitore può ordinare subito quantitativi maggiori”.

Questi fattori hanno avuto o avranno un effetto diretto anche sui vostri listini?

“Non riuscendo ad assorbire tutti i rincari che hanno interessato le materie prime, saremo probabilmente costretti a procedere anche a più di un aumento annuo dei listini, a differenza di come è sempre stato finora, secondo una dinamica a cui era abituato ormai il mercato italiano. Si tratta di aumenti chiaramente necessari per compensare la perdita di marginalità e che si ripercuoteranno giocoforza sul cliente finale”.

Conflitto Russia-Ucraina: quanto coinvolge la sua azienda in termini di acquisti e vendite?

“Il conflitto attualmente in corso tra Russia e Ucraina, per quanto riguarda la tematica acquisti, ci coinvolge in maniera indiretta. Mi spiego meglio: abbiamo alcuni fornitori che acquistavano materie prime come alluminio e acciaio da aziende di quei territori e che sono stati forzati a trovare forniture alternative. Questo diventa un circolo vizioso, perché si tratta di fornitori che avevano già altri clienti, per cui si verifica ulteriore mancanza di materiale, ulteriori ritardi e ulteriore inflazione. Per fare fronte a questo problema stiamo attuando tutte le strategie necessarie per ridurre e contenere i costi e ci stiamo adoperando per aprire nuovi canali di vendita, che possano compensare la perdita del business nelle regioni colpite”.

 

Alberto Conti European Sourcing Manager di Corteco