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Aftermarket alla prova. La parola a Gaetano Riccio, Amministratore delegato di Holding Parts

In che misura l’aumento dei costi energetici, il rincaro continuo dei prezzi delle materie prime e la crisi dei chip stanno impattando sulla vostra azienda e quali iniziative state attuando per contrastarli?

“La corsa verso l’alto dei costi di materie prime, componenti, trasporti, servizi e dei costi energetici non si arresta e come è ormai noto il rincaro generalizzato si accompagna alla maggiore difficoltà nella reperibilità di materia prima e componenti. Come Air Top Italia, fino a poche settimane fa siamo riusciti a mitigare la volatilità delle quotazioni grazie alla nostra politica storica che prevede alti livelli di stock di magazzino per tutti i componenti strategici per la nostra produzione. Questo ci ha consentito di continuare a mantenere un livello di servizio di eccellenza verso i nostri clienti, che continuano a ricevere il 100% di quanto ordinato nelle consuete 2 settimane di lead time. Purtroppo, adesso ci troviamo a dovere affrontare continui ritardi nelle consegne da parte dei nostri fornitori, con una serie di complicazioni a livello della gestione produttiva delle nostre fabbriche. Nonostante ciò i nostri clienti ci dicono che, rispetto alla situazione generale, rimaniamo una azienda virtuosa. Per provare a limitare le problematiche relative alla disponibilità dei componenti, da alcuni mesi abbiamo rilasciato ordini aperti ai fornitori che coprono tutto il fabbisogno previsto per il 2022, nella speranza di potere continuare a soddisfare le richieste dei nostri clienti, che per il momento mantengono il trend di crescita registrato nel 2021”.

 

Questi fattori hanno avuto o avranno un effetto diretto anche sui vostri listini?

“Per potere fare fronte alla situazione emergenziale siamo stati costretti, seppure in maniera lieve, a rivedere i prezzi netti di vendita riservati ai nostri clienti. Rispetto al passato, dove le variazioni coincidevano con l’inizio dell’anno, ci siamo presi qualche settimana in più allo scopo di analizzare l’effetto dell’aggravio dei costi su ogni filtro da noi prodotto. Questa analisi ha portato a nuove quotazioni che sono anche strettamente legate alla movimentazione dei filtri. A livello medio i nostri prezzi sono aumentati rispetto al 2021 del 5%. Nello stesso tempo Air Top Italia proseguirà nel 2022 nella sua strategia commerciale basata da un lato nel proporre prodotti di assoluta eccellenza alla propria rete distributiva (ad esempio i filtri 3Active antibatterici), dall’altro su una massiccia attività di comunicazione a tutti i livelli della catena distributiva, con una attenzione particolare verso i negozi di ricambisti e le autofficine. Non mancheranno attività dirette al consumatore finale, volte a creare una maggiore sensibilizzazione verso i benefici dell’utilizzo di filtri abitacolo di qualità e soprattutto maggiore visibilità verso i nostri brand commerciali. Ciò a testimonianza dello sforzo profuso da Air Top Italia a supporto dei propri distributori”.

 

Conflitto Russia-Ucraina: quanto coinvolge la sua azienda in termini di acquisti e vendite?

“Quasi tutti i nostri fornitori sono localizzati in Italia oppure nell’Europa dell’Ovest, quindi a livello di acquisti non abbiamo subito ripercussioni nel reperimento dei materiali a causa del conflitto in atto tra Russia e Ucraina. Fortunatamente anche in termini di vendite. La nostra presenza è limitata ad alcuni distributori ucraini nel settore agricolo, che generano un volume di affari trascurabile”.