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Mercato automotive italiano: lo studio di Aniasa e Bain & Company

Mercato Automotive italiano in ripresa, nuovi record di ibride e noleggio, marchi auto cinesi al 7% in Europa entro il 2030. I dati di Aniasa e Bain & Company

Il nuovo studio condotto da Aniasa e Bain & Company “Casa e Chiesa nel settore dell’auto”, – indagine annuale sulla mobilità degli italiani e il mercato automotive italiano, presentato ieri a Milano evidenzia come il settore automotive sia in una fase di cambiamento più che acellerato.

I principali trend di cambiamento del mercato italiano automotive

  • Nel 2023, il mercato italiano dell’automobile ha mostrato segnali incoraggianti di ripresa, registrando un aumento significativo del 19%. Una boccata d’ossigeno per il settore, ben lontano dai livelli pre-pandemici (-300.000 vetture vs 2019) e ancora in cerca di un nuovo equilibrio.
  • Le vetture ibride rappresentano oggi il 42% del mercato italiano dell’auto. La trasformazione del panorama automobilistico italiano è evidente anche analizzando le preferenze dei consumatori, con una chiara tendenza dal diesel alla benzina.
  • Il canale del noleggio raggiunge un nuovo record storico, avvicinandosi ai livelli degli altri Paesi d’Europa.
  • L’arrivo dei marchi cinesi sul mercato europeo potrebbe rappresentare un’ulteriore incognita, con una quota di mercato prevista del 7% entro il 2030 (o anche superiore, in funzione della capacità dei brand cinesi di approdare con modelli di segmento più basso a prezzi competitivi), a potenziale discapito soprattutto di Paesi come l’Italia, il Regno Unito e la Francia (importatori netti di auto).

Trazione alternativa per quasi la metà del mercato italiano automotive

  • Il 2023 ha registrato un ulteriore aumento delle vetture ibride, salite ormai al 42% (rispetto al 3% delle BEV) del mercato, nel primo trimestre del 2024.
  • Questo aumento non è sufficiente a risolvere il problema delle emissioni di CO2, tema tuttora critico nell’attuale panorama automobilistico.
  • Il declino delle vendite di vetture diesel, accompagnato da un aumento delle emissioni totali, aumenta gli interrogativi sulle strategie di transizione del settore. Questa tendenza può essere spiegata sia con le minori rottamazioni delle vetture obsolete, sia con le preferenze per veicoli a benzina o mild hybrid.

Panorama automobilistico italiano ed europeo: benzina, hybrid, diesel e BEV

  • Analizzando le preferenze dei consumatori nelle diverse dimensioni delle città, emerge chiara la tendenza dal diesel alla benzina, anche nelle metropoli più grandi.
  • Solo 1 compatta su 50 è BEV, mentre tra le vetture medio-grandi avanza il plug-in hybrid.
  • In Europa, ormai la crescita del BEV si è appiattita, soprattutto in Germania, anche a causa del blocco degli incentivi. Il declino delle vendite di vetture diesel e il contemporaneo aumento delle emissioni totali sollevano interrogativi importanti sulle strategie di transizione del settore.
  • È evidente che il mercato sta mostrando una preferenza crescente per veicoli a benzina o mild hybrid, ma è altrettanto chiaro che occorre un’impostazione più decisa verso la sostenibilità.

 Mobilità elettrica: in Italia vince il Centro. Decisivi flotte e noleggio

  • Il ritardo nell’implementazione degli incentivi del Governo ha impattato sulle vendite di veicoli elettrificati nel primo trimestre 2024, con una concentrazione maggiore nel Centro Italia (che supera il Sud sia sulle elettriche, che sulle ibride plug-in) rispetto al Nord.
  • Le vetture elettrificate (BEV+PHEV) fanno ancora fatica nel canale Privati, dove superano di poco il 4%.
  • Flotte e noleggi sono decisivi nella diffusione delle alimentazioni più sostenibili. Il canale del noleggio tocca un nuovo record storico, con una penetrazione del 29% (2023) sul totale immatricolazioni.

In Italia riprende le vendite di auto Km0

  • La ripresa, seppur limitata, delle vendite di vetture “Km0” suggerisce che il mercato automobilistico sta ancora affrontando sfide significative.
  • La quota di immatricolato “Km0” a fine 2023 ha superato il 10%.
  • Con il 2023 si è invertito l’ordine dei fattori: ora la domanda è tornata ad essere potenzialmente inferiore all’offerta, con conseguenze pericolose per gli operatori.
  • L’inversione del trend sta portando già in alcuni casi ad una riduzione dei prezzi e l’Europa sta già sperimentando una stabilizzazione nella crescita delle vendite di veicoli elettrici, soprattutto a causa della diminuzione degli incentivi.

Mercato automotive: nuova geopolitica dell’auto

A livello globale, stiamo entrando in una nuova era della geopolitica dell’auto.

  • Nel 2019, il 42% delle auto vendute in Cina apparteneva a marchi europei, mentre solo il 27% era di brand locali. Ma nel 2023 solo il 32% delle auto vendute in Cina apparteneva a marchi europei, mentre ben il 43% proveniva da marchi locali.
  • La Cina si è ripresa il proprio mercato. Questo segna un importante spostamento di equilibri, stiamo assistendo all’ingresso di nuovi attori sul mercato globale dell’automobile. In particolare, l’arrivo dei marchi cinesi sul mercato europeo potrebbe avviare una nuova fase.
  • Si prevede che entro il 2030 i marchi cinesi acquisiranno una quota di mercato di almeno il 7% (o più), con un impatto significativo su Paesi come l’Italia, il Regno Unito e la Francia, che si trovano tra i principali importatori di veicoli.