Mobilità in Italia: vince l’auto privata

Gli italiani continuano a preferire l’auto privata, anche se la mobilità in Italia sta cambiando, arricchendosi di soluzioni nuove e sostenibili.

La la seconda edizione dell’Auto & Mobility Barometer Ipsos – Europ Assistance conferma che l’auto di proprietà resta il mezzo di trasporto preferito e dominante nel nostro Paese.

Ciò nonostante, la mobilità degli italiani sta effettivamente cambiando. Come? A rispondere è lo studio di Ispos-Eutope Assistance, che presenta prospettive e tendenze su come ci si muove in Italia, fotografando le tendenze e le abitudini di mobilità dei cittadini europei e delineando un quadro ricco di sfumature e implicazioni.

Come cambia la mobilità degli italiani

Come è noto, il tessuto della mobilità italiana, sta attraversando una fase di profonda trasformazione. E in questo scenario contemporaneo, l’auto privata, che rimane il mezzo di trasporto dominante, deve confrontarsi con una crescente apertura verso soluzioni più sostenibili e innovative.

Fedeltà all’auto privata: un tratto distintivo dell’Italia

• L’Italia si conferma al vertice della classifica europea per il possesso di auto private, con il 97% dei cittadini che ne è proprietario, il dato più alto tra i Paesi analizzati.
• Eppure, dietro questa fedeltà si nasconde un segnale di cambiamento significativo: oltre il 40% degli italiani, soprattutto tra i giovani tra i 18 e i 34 anni, si dichiara pronto a rinunciare all’auto privata in futuro, un dato che, di nuovo,  supera di gran lunga la media europea.
• Questa apertura al cambiamento riflette un’evoluzione nelle priorità e nei valori della società italiana, spingendo verso una riflessione critica sul ruolo dell’auto nel contesto della mobilità contemporanea.

Mobilità in Italia: più bici, monopattini e car sharing

• Parallelamente alla fedeltà all’auto privata, assistiamo a una crescita costante della mobilità dolce in Italia. L’uso del walking, delle biciclette, dei monopattini elettrici e del car sharing registra un aumento significativo, rispecchiando una maggiore sensibilità verso soluzioni di trasporto più sostenibili ed ecologiche.
• Il 43% degli intervistati afferma di camminare più spesso rispetto a cinque anni fa, mentre oltre il 70% opta per l’uso della bicicletta, sia tradizionale che elettrica.
• Il car sharing registra un aumento rispetto a cinque anni fa, evidenziando una crescente accettazione di modelli di condivisione dell’auto.

Mobilità elettrica: interesse in crescita ma con riserve in Italia

Se la rivoluzione elettrica fa un passo avanti, lo fa con ancora diverse riserve:

• da un lato c’è un chiaro interesse verso la mobilità sostenibile
• dall’altro emerge una certa cautela riguardo all’adozione di veicoli elettrici

Nonostante il 44% degli italiani si dichiari disponibile ad acquistare un’auto elettrica nei prossimi 12 mesi, il processo di transizione è rallentato da preoccupazioni legate ai costi, all’autonomia e alla disponibilità di infrastrutture di ricarica.

Il dato rimane incoraggiante se si considera che l’Italia si distingue per l’alto interesse verso questa tipologia di veicoli rispetto alla media europea.

Nuova mobilità: come cambiano assicurazioni e assistenza

• In linea con i cambiamenti nel panorama della mobilità, cresce anche l’attenzione verso l’assicurazione e l’assistenza stradale.
• Un numero sempre maggiore di italiani si mostra interessato a polizze assicurative per i mezzi di micro-mobilità e alle coperture basate sulla persona indipendentemente dal mezzo utilizzato, che offrono una protezione più ampia e flessibile.
• Inoltre, emerge la richiesta di servizi di assistenza innovativi, come un budget per spostarsi con mezzi alternativi all’auto sostitutiva in caso di fermo del proprio veicolo, sottolineando l’importanza di soluzioni personalizzate e adattabili alle nuove esigenze.

Mobilità sostenibile: Italia al bivio

Il nostro Paese, in sintesi, si trova a un bivio cruciale nella sua evoluzione verso una mobilità più sostenibile ed efficiente.

Mentre l’auto privata rimane un pilastro fondamentale del sistema di trasporto, la crescente apertura verso forme alternative di mobilità segnala un cambiamento di paradigma in atto.

Il futuro della mobilità dipenderà dalla capacità di coniugare tradizione e innovazione, abbracciando soluzioni che rispettino l’ambiente, migliorino la qualità della vita e promuovano una transizione più equa e inclusiva.