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Guasto compressore auto, come individuarlo e quando sostituire il compressore

Un guasto al compressore richiede in diversi casi la sostituzione con un compressore di ricambio aftermarket, ma molte volte il compressore potrebbe non funzionare correttamente per altre cause che il riparatore può facilmente indagare. Un problema al sistema AC potrebbe infatti avere ripercussioni anche sul compressore, che dunque “fatica” a compiere il suo dovere e non lavora in maniera efficiente. Il compressore auto è infatti un componente chiave per assicurate l’efficienza dell’impianto clima, visto che consente di comprimere il gas che arriva dall’evaporatore (a bassa temperatura e a bassa pressione) ed inviarlo al condensatore (ad alta pressione e alta temperatura). Vediamo ora quali possono essere le cause di un guasto al compressore o di un suo malfunzionamento.

Compressore: ricerca del guasto

Per identificare correttamente un guasto al compressore dell’auto è innanzitutto necessario un controllo del sistema per verificare se sta operando in condizioni corrette. Per prima cosa occorrerà dunque verificare se aria calda e aria fredda vengono correttamente erogate dal sistema di climatizzazione e condizionamento dell’auto. Il secondo passo è il controllo della pressione statica per accertarsi che la quantità di liquido refrigerante che circola all’interno del circuito sia sufficiente.

Vanno poi verificate le pressioni di esercizio del sistema, controllando quindi la capacità di pompaggio del compressore e di eventuali problemi di flusso. È inoltre opportuno controllare se vi sono dei residui o dello sporco all’interno del circuito

Ispezione visiva del compressore auto

L’ispezione visiva, per quanto banale, è un passaggio fondamentale per verificare il funzionamento del sistema AC e del compressore. Ecco a cosa prestare attenzione:

Accoppiamenti degli elementi del circuito ed eventuali perdite: verificare se sono presenti residui di olio e di sporco

Superficie del condensatore: verificarne la pulizia, controllando che non vi siano limitazioni al flusso d’aria o alette o tubi deteriorati.

Controllare che l’alloggiamento del compressore non presenti segni di surriscaldamento, ad esempio superfici scolorite o etichette bruciate. Verificare che il collegamento elettrico e l’isolamento siano intatti.

Ispezione acustica del compressore

Per individuare un possibile danno al compressore potrebbe essere anche utile ascoltare attentamente i rumori che produce durante il funzionamento. Se si sentono rumori sospetti potrebbero esserci dei danni agli elementi interni.

Diagnosi OBD del compressore

La diagnosi del sistema può identificare i problemi del compressore registrati dall’unità di controllo del sistema HVAC. I guasti registrati possono però riguardare anche gli elementi del sistema che generano segnali di controllo, come i sensori o l’elettronica di potenza.

Controllo del compressore con oscilloscopio

Un metodo efficace e veloce per controllare le condizioni elettriche della maggior parte dei compressori ad alta tensione (con modulo PIM integrato) è l’utilizzo dell’oscilloscopio e della pinza amperometrica. Va ricordato che il modulo non va aperto, essendo sigillato. Il tecnico necessita solamente di accedere ai cavi CC ad alta tensione provenienti dalla batteria del veicolo.

Per effettuare la diagnosi è quindi necessaria la rilevazione delle onde della corrente da uno dei fili CC. Per far questo occorre accedere delicatamente a uno dei cablaggi HV e collegarvi la pinza amperometrica. Con un oscilloscopio opportunamente impostato, si possono a questo punto leggere i segnali forniti dalla pinza. In questo modo si riesce a osservare buona la corrente trifase come una sorta di onda pulsante visibile nell’acquisizione.

Diagnosi elettrica guasto al compressore AC

Prima che il compressore entri in funzione, la corrente è solitamente a zero ampere e, dunque, non si rileva alcuna onda. Quando invece il compressore entra in funzione si può notate un’onda di picco, che indica una corrente molto superiore alla media che serve da spunto per avviare il compressore. Subito dopo, la corrente è molto più bassa e deriva dall’uscita comandata al compressore AC dai controlli AC. In questa fase il quadro d’onda stabilizzato della corrente trifase aiuta a determinare lo stato del compressore.

Quando l’altezza e la frequenza dell’onda sono costanti e quasi identiche per tutta la durata della rilevazione, il motore elettrico e i controlli del compressore sono in buone condizioni.

Qualsiasi aumento o diminuzione significativa dell’ampiezza dell’onda può indicare un problema con il modulo inverter di potenza o con l’azionamento del compressore. Oltre all’ onda irregolare della corrente rilevata sull’oscilloscopio, un compressore difettoso presenta generalmente anche alcuni rumori provocati dallo squilibrio della fase elettrica. Poiché il compressore elettrico AC ha un PIM integrato, il compressore deve essere sostituito.

Compressore in contatto con liquidi

I liquidi sono “nemici” del compressore. Se il compressore infatti entra in contatto con liquidi – non compressi- potrebbe danneggiarsi irreparabilmente. Anche la corretta lubrificazione di tutto il sistema, oltre che dello stesso compressore, è importante per assicurarne durata ed efficienza. Un sistema non opportunamente lubrificato potrebbe infatti provocare il grippaggio del compressore, richiedendone la sostituzione con un nuovo compressore o con un prodotto rigenerato.