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Centri di revisione: in 10 anni sono aumentati di un terzo

Cresce la rete italiana delle officine autorizzate ad effettuare le revisioni periodiche. In 10 anni sono aumentate del 32,5%

Dal 2011 al 2020 il numero dei centri autorizzati ad effettuare le revisioni periodiche degli autoveicoli è passato dalle 6.899 unità alle 9.143 unità. In dieci anni, quindi, vi è stata una crescita del 32,5%. Si tratta di un dato di grande interesse per il settore delle revisioni auto, che rappresenta un comparto chiave all’interno del più ampio panorama dell’aftermarket automobilistico e a cui spetta un compito fondamentale: quello di garantire la corretta manutenzione del parco circolante e di conseguenza di tutelare la sicurezza stradale. I dati citati emergono da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su informazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Secondo l’Osservatorio Autopromotec la crescita del numero delle officine autorizzate ad effettuare le revisioni è dovuta in particolare alla necessità di adeguare la rete di assistenza agli automobilisti alle esigenze del parco circolante italiano, che come è noto continua a crescere anno dopo anno tanto è vero che il nostro Paese presenta uno dei tassi di motorizzazione più elevati al mondo.

L’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec fornisce anche un prospetto sul tasso di crescita dal 2011 al 2020 del numero dei centri di revisione auto. Ne emerge che la crescita riguarda tutte le regioni e che la regione in cui si è registrato il maggior incremento del numero di centri di revisione nel periodo considerato è la Sardegna (+54,7%). Alla Sardegna seguono, tutte sopra la media nazionale, la Liguria (+44,2%), la Campania (+42,3%), la Sicilia (+40,8%), il Lazio (+37,4%), la Calabria (+35%), la Lombardia (+34,4%) e la Puglia (+34,1%). In coda alla classifica, e quindi con la minor crescita del numero di centri di revisione, vi sono Friuli Venezia Giulia (+12,2%) e Valle d’Aosta (+5,3%).