Attualità

Come restaurare un’auto d’epoca: terza parte

Terza tappa del nostro racconto sul restauro delle auto d’epoca: come procedere, seguendo le linee guida che l’Automotoclub Storico Italiano (ASI) suggerisce di osservare

Con la prima parte del nostro servizio Come restaurare un’auto d’epoca, abbiamo inaugurato una serie di articoli dedicati al restauro di un’auto d’epoca o classica: una guida che, partendo dalla scelta principale – restauro conservativo o restauro totale – affronta più aspetti:  dal ripristino della meccanica, la scelta dei ricambi per le auto vintage, ai trattamenti protettivi, di rifinitura, manutentivi…

Nella seconda parte, abbiamo spiegato come procedere nel dettaglio per restaurare il motore di un’auto d’epoca, in particolare come affrontare lo smontaggio della parte alta del motore.

In questa terza parte, Continuiamo il nostro viaggio nel mondo del restauro di un’automobile, seguendo le linee guida per il restauro che l’Automotoclub Storico Italiano suggerisce di osservare.

Restauro di un’auto d’epoca: smontaggio del monoblocco motore

Il primo passo, dopo aver separato i pistoni e le bielle, è la rimozione dell’albero motore.

Pulizia e valutazione usura fori di lubrificazione
Ogni foro di lubrificazione deve essere meticolosamente pulito e si deve valutare l’usura di ogni componente: si dovrà anche controllare se ci sono striature sui perni di manovella e se questi sono ovalizzati a causa dell’uso prolungato.

Pulizia e sostituzione bielle
Le bielle sono soggette alla stessa procedura, in particolare la superficie di accoppiamento con il cuscinetto e lo spinotto.

Sostituzione cuscinetti e pistoni
Dopo l’ispezione dei vari alesaggi dell’albero motore e degli alberi a camme, i cuscinetti ed i pistoni originali devono essere sostituiti se necessario con altri di dimensioni maggiori, in modo che soddisfino il gioco corretto.

Le misure sono normalmente riportate nei disegni e nei manuali di riparazione: se non viene riportato tale dettaglio si possono utilizzare i dati di altri motori dello stesso costruttore, purché coevi o costruiti con materiali simili.

I cuscinetti possono essere ricostruiti o adattati a quelli simili. Un’officina che esegue rettifiche di motori, qualora non si disponessero degli strumenti adeguati, saprà essere di fondamentale aiuto.

Sostituzione pompa dell’olio
Per quanto riguarda la pompa dell’olio, un utilizzo prolungato può aver aumentato i giochi tra gli ingranaggi e la carcassa, riducendone la capacità di pompaggio: la sostituzione è consigliabile.

Esame componenti del sistema di accensione

Bisogna valutare anche i componenti del sistema di accensione, che sono piuttosto difficili da riparare: anche l’utilizzo di ricambi originali non sempre garantisce il funzionamento dell’impianto.

Distributore
Il componente più fragile è il distributore. La stampa 3D in questo caso può essere d’aiuto poiché, ad esempio, la calotta dello spinterogeno potrebbe essere ricostruita pari all’originale.

Carburatore
Il carburatore è forse la parte più delicata del motore ma, probabilmente, quella che potrebbe aver subito meno danni a causa dell’uso prolungato.

Tuttavia, i getti potrebbero essere stati sostituiti con altri più grandi per ovviare all’inevitabile perdita di prestazioni del motore, o addirittura essere sostituiti con altri per aumentare la potenza o per il mancato ritrovamento degli originali.

Potrebbe capitare che gli elementi sostitutivi abbiano anche un valore storico. In tal caso, potrebbero essere conservati, anziché sostituirli con gli originali se fossero disponibili.

In linea generale, i punti su cui focalizzare l’attenzione trattando un carburatore sono:

  • il getto principale
  • il getto per arricchire la miscela all’avviamento del veicolo
  • il getto del minimo

Le dimensioni vanno confrontate con quelle previste e, se possibile, si devono ottenere i getti corretti.

Esame valvola del galleggiante
È utile controllare la sede valvola del galleggiante e, se necessario, sostituirla o ripararla.

Controllare il gioco dell’albero della farfalla nella sua sede: se il movimento risultasse eccessivo, l’allentamento potrebbe essere ridotto rifacendo la boccola.

Il rimontaggio carburatore nel restauro di un’auto d’epoca

  • Quando si rimonta il carburatore, la guarnizione della camera del galleggiante deve essere sostituita per evitare pericolose perdite di carburante.
  • A meno che l’alimentazione del carburante non sia del tipo a gravità, una buona soluzione che permette di facilitare l’avviamento dopo un lungo periodo di inattività potrebbe essere l’installazione di una pompa elettrica, non visibile da qualche parte nella linea del carburante.
  • Si consiglia inoltre di installare un filtro del carburante per raccogliere i sedimenti che continueranno a uscire dal serbatoio, anche dopo un’accurata pulizia.
  • Tutti i tubi in gomma vanno sostituiti con materiali moderni dello stesso colore, perché quelli originali possono essere danneggiati dall’alcool (etanolo) che oggi è presente nella benzina.
  • Il setup del carburatore (minimo e aria secondaria) verrà poi regolato durante la prima prova su strada.
  • Al rimontaggio, si suggerisce di rispettare la finitura originale, ove possibile, senza uso eccessivo di cromature o vernici speciali fuori epoca.
  • Di sicuro impatto estetico sarà anche la ricerca degli adesivi originali presenti sul carburatore e nel vano motore in generale.

Smontaggio, pulizia, esame del cambio

Il cambio viene solitamente rimosso dal veicolo insieme al motore e successivamente separato da esso e dalla frizione.

Ingranaggi
Una volta rimossi tutti gli ingranaggi all’interno della scatola vanno puliti e ispezionati.

Gli ingranaggi dentati sono molto sollecitati, poiché oltre ad essere utilizzati per la trasmissione del moto, subiscono anche l’usura dei cambi marcia.

Se i danni sono lievi, possono essere riparati, altrimenti l’ingranaggio dovrà essere ricostruito o sostituito.

Denti e innesto trasmissione diretta
Un altro punto su cui concentrarsi è la superficie dei denti e l’innesto della trasmissione diretta: non deve presentare striature, solchi o avvallamenti. Se ci fossero, l’ingranaggio dovrebbe essere sostituito.

Albero primario e volano
Anche l’albero primario può essere usurato, il che richiederà la sostituzione o la ricostruzione della parte specifica. Lo stesso vale per il volano.

Cuscinetti a sfera
I cuscinetti a sfera devono essere controllati per il gioco radiale e assiale; in caso di dubbio possono essere sostituiti con altri simili.

Rebbi delle forcelle
I rebbi delle forcelle del cambio sono la parte finale soggetta ad usura: le loro estremità si usurano rapidamente una volta che il trattamento di indurimento viene consumato. La loro ricostruzione non è particolarmente difficile.

Guarnizioni e paraoli alberi
Al rimontaggio, tutte le guarnizioni devono essere sostituite, così come i paraoli degli alberi.

Rimozione della frizione

  • Per rimuovere una frizione tradizionale è necessario un semplice attrezzo per mantenere la compressione della molla durante la rimozione dello spingidisco.
  • Il materiale di attrito è solitamente l’unica parte che deve essere sostituita, quando lo spessore risulti troppo limitato a causa dell’usura.
  • Successivamente, è necessario riequilibrare il disco frizione completo: ciò può comportare l’uso di una mola per rimuovere il materiale in eccesso.
  • Prima di rimontare, si consiglia di pulire la superficie del volano e il coperchio della frizione.
  • Probabilmente sarà necessario sostituire il cuscinetto di rilascio.

Albero di trasmissione, smontaggio e controllo bilanciamento

Per quanto riguarda l’albero di trasmissione, dopo lo smontaggio e la rimozione di eventuali danni (ammaccature, distorsioni) sarà necessario controllarne il bilanciamento prima del rimontaggio.

a cura di Federico Lanfranchi ©DBInformation