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In 5 anni in Italia il traffico di merci su strada è calato del 31,3%

Dal 2008 al 2012 in Italia il traffico di merci su strada è calato del 31,3%, uno dei risultati peggiori in Europa

Dal 2008 al 2012 in Italia il traffico di merci su strada è calato del 31,3%. Sempre nello stesso periodo la media dei paesi europei ha fatto registrare un calo meno pesante, e cioè del 10,8%. Questi dati sono i più recenti a disposizione per poter confrontare l’andamento dei trasporti di merci su strada in Italia con quello del resto dei paesi europei, ed emergono da un’elaborazione di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati Istat.

Dall’elaborazione di Airp emergono anche altri dati interessanti. Ciò che salta subito all’occhio è che nella graduatoria dei paesi europei in base all’andamento dei trasporti di merci su strada l’Italia occupa la quintultima posizione, su 26 paesi presi in considerazione. Un secondo elemento da evidenziare è che, nonostante mediamente in Europa si sia registrato un calo, vi sono anche Paesi in cui i trasporti di merci su strada sono aumentati e tutti questi paesi si collocano nell’Europa dell’est: Bulgaria (+59,1%), Polonia (+34,8%), Lituania (+14,8%), Slovacchia (+1,4%) e Repubblica Ceca (+0,7%). Anche da un confronto tra l’Italia e gli altri paesi europei più sviluppati emerge che la performance italiana è di gran lunga quella peggiore: in Germania, infatti, il calo è stato del 10,1%, in Francia del 16,4%, nel Regno Unito dell’1,1% e in Spagna del 18%.

Questi dati evidenziano come la situazione del trasporto merci nel nostro Paese sia ormai giunta ad un livello critico: la concorrenza delle aziende di trasporto straniere, il calo della quantità di merci trasportate ed il continuo aumento dei prezzi dei carburanti hanno infatti contribuito a far cadere l’intero settore dell’autotrasporto in una pesante crisi.

Come si può uscire in tempi brevi da questa situazione? Vi sono dispositivi che possono contribuire a rendere più competitive le aziende di autotrasporto italiane. Tra gli altri sono da citare gli pneumatici ricostruiti, che hanno un prezzo minore degli pneumatici nuovi (grazie al fatto che l’intera struttura portante è recuperata da un pneumatico già utilizzato) ed al contempo offrono le stesse garanzie di sicurezza degli pneumatici nuovi (perché prima di essere messi in commercio sono sottoposti agli stessi controlli).

Oggi è possibile cogliere qualche timido segnale di ripresa della situazione economica italiana: presumibilmente questo fattore, insieme al calo del prezzo dei carburanti, potrà dare una spinta all’intera economia italiana e quindi rilanciare anche i trasporti di merci su strada. L’uso di pneumatici ricostruiti può quindi aiutare le aziende di autotrasporto ad agganciare il treno della ripresa ed a recuperare il terreno perso negli anni scorsi.

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