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Il riconoscimento facciale arriva in auto

Ford e Intel stanno sviluppando nuove applicazioni per consentire il riconoscimento facciale e connettere tutti i dati provenienti dai sensori

Il riconoscimento facciale è una frontiera ormai raggiunta e presto potremmo trovarlo anche a bordo delle auto. Ford e Intel hanno infatti avviato il Project Mobii (Mobil Interior Imagin) che mira a sfruttare nuove applicazioni delle telecamere interne, combinando i dati provenienti dai sensori già presenti nelle auto. Ciò renderà possibile il riconoscimento facciale dell’automobilista insieme a tutta una serie di possibili utilizzi che fino a qualche tempo fa erano inimmaginabili. L’obiettivo del progetto è quello di esplorare come gli automobilisti possano interagire con la tecnologia presente nella vettura e come rendere questa interazione più intuitiva e facile possibile. In futuro sarà probabilmente possibile attivare i comandi con un semplice sguardo e molto altro. Il sistema si basa su cinque telecamere (di cui due collocate sul cruscotto per visualizzare conducente e passeggero) e a una tecnologia in grado di riconoscere volti e gesti.
Se Mobii, ad esempio, non riconosce il guidatore, spedisce immediatamente una fotografia sullo smartphone del proprietario, consentendogli di configurare un permesso di guida o altre possibilità specifiche che possono essere poi abilitate o disabilitate. In caso di neopatentati alla guida si potranno per esempio impostare limitazioni relative alla velocità massima raggiungibile, al volume del sistema audio o all’utilizzo dello smartphone.
Una volta riconosciuta l’identità del conducente, il sistema configura in automatico diversi parametri e abilita, anche attraverso i comandi vocali, l’accesso a una serie di servizi di bordo.