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Il “Progetto Giovani Conducenti” arriva a Bari

A Bari il terzo incontro per presentare il “progetto giovani conducenti” a circa 200 ragazzi. Ecco come è andata

Dopo il successo degli incontri di Verona e Palermo, il 27 settembre si è tenuto a Bari il terzo convegno “Professione Conducente: alla guida del futuro”, organizzato da UNRAE in collaborazione con il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori per presentare agli studenti delle scuole tecniche e professionali il “Progetto Giovani Conducenti”, iniziativa di formazione finanziata dall’Albo e condivisa con UNRAE, con le principali Associazioni dell’autotrasporto e con altri operatori del settore, oltre che con il Centro Nazionale Opere Salesiane per la Formazione e l’Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP).

Il convegno si è svolto proprio nella sede del CNOS-FAP Regione Puglia a Bari, dove circa 200 studenti sono stati accolti da rappresentanti delle istituzioni promotrici, che hanno loro illustrato i contenuti e i termini del Progetto, il cui obiettivo consiste nel promuovere la professione di conducente di veicoli per il trasporto di merci, mettendo a disposizione dei giovani interessati le risorse finanziarie e gli strumenti formativi necessari per ottenere i titoli richiesti.

Le aziende associate all’UNRAE hanno esposto con l’occasione i loro veicoli di ultima generazione, con i quali i ragazzi hanno potuto prendere confidenza, esaminandoli sotto la guida di esperti che ne hanno loro illustrato caratteristiche tecniche e prestazionali.

“Anche con lo sguardo rivolto al rinnovo e all’ammodernamento in atto nel parco circolante italiano, vista l’esigenza di affidare i nuovi mezzi tecnologicamente avanzati a conducenti preparati e responsabili, un progetto simile era da tempo tra gli obiettivi strategici del nostro comparto produttivo – ha commentato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – che non ha quindi esitato a dare tutta la propria collaborazione al Comitato Centrale dell’Albo, nella convinzione che la professionalità dei conducenti, e quindi la formazione dei giovani che intendono intraprendere tale professione, sia determinante per riportare occupazione e trasporto qualificato nel nostro Paese, verso una indilazionabile maggior sostenibilità ambientale, economica e sociale. Siamo infatti convinti che nel futuro intermodale continuerà ad essere indispensabile il ruolo del veicolo industriale, oggi massimo possibile concentrato di tecnologia moderna, in termini di connettività e controllo del mezzo, per l’economicità di gestione e la maggior sicurezza della circolazione e del trasporto, coniugata con l’elasticità di impiego e versatilità nella circolazione e distribuzione delle merci che caratterizzano il mezzo stradale.

La tecnologia di bordo è tuttavia uno strumento, che va gestito da personale sempre più qualificato, competente e responsabile, e il Progetto Giovani Conducenti si fonda proprio su questa consapevolezza, dando inoltre – con contributi concreti – impulso positivo alla soluzione del problema della disoccupazione giovanile.

In un Paese la cui economia sembra finalmente in ripresa – ha affermato Fenoglio – sarebbe inaccettabile che la questione del lavoro giovanile non trovasse adeguate soluzioni, anche perché proprio quelle soluzioni potrebbero diventare un ulteriore motore di ripresa”.

UNRAE considera da sempre vincente, per lo sviluppo dell’autotrasporto del futuro, la formula che combina veicoli all’avanguardia con personale preparato e responsabile, tanto più valida se con essa si creano prospettive di lavoro interessanti e stimolanti per i giovani.

Ed è proprio in questa prospettiva che UNRAE collabora col progetto dell’Albo, promuovendo ed organizzando eventi illustrativi e dimostrativi con i veicoli di ultima generazione.

Eventi che sono rivolti agli allievi delle scuole e, più in generale, ad un pubblico di giovani interessati al mondo del trasporto e della logistica, contribuendo inoltre allo svolgimento delle attività di informazione e formazione necessarie, mettendo a disposizione personale docente e materiale didattico.

E’ stato così che, anche grazie al costante impegno di UNRAE, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha potuto approvare, con un Decreto del 10 agosto scorso, una graduatoria che consentirà intanto a 500 giovani – sui ben 2.202 ritenuti idonei dopo la selezione di 2.511 domande pervenute – di iniziare il percorso formativo del Progetto, che consentirà loro di acquisire la patente C e la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) per il trasporto di merci.

“Nella fase di formazione – ha affermato Fenoglio – è ora necessario che tutti i soggetti che hanno aderito al Progetto si attivino per dare ai giovani effettiva assistenza operativa con gli strumenti idonei ad una preparazione efficace e completa.

Le aziende associate ad UNRAE sono pronte e disponibili a collaborare attraverso i loro formatori e i loro programmi di formazione e aggiornamento.

Sarebbe oltremodo interessante e utile – ha concluso Fenoglio – se l’iniziativa dedicata ai giovani conducenti potesse produrre, in una prossima fase, anche progetti di formazione ulteriore per addetti ai trasporti di materie pericolose e di merci in regime di temperatura controllata, altri due settori fortemente sensibili dove la carenza di strutture di controllo e di addetti con adeguata professionalità comincia a farsi sentire, così come avviene anche nel settore dell’assistenza tecnica, impegnato in una evoluzione di portata epocale.

Tutto questo mondo ha in Europa, ma soprattutto nel nostro Paese, tali potenzialità e riveste tale importanza economica e strategica da poter “pretendere” che il decisore politico vi dedichi la massima attenzione e tutte le possibili risorse”.

Maria Teresa Di Matteo, Presidente dell’Albo, ha espresso la propria soddisfazione per il successo che l’iniziativa ha avuto tra i destinatari.

“Mentre diamo l’avvio ai corsi per i primi 500 ragazzi selezionati sulle 2500 domande pervenute – ha detto ci aspettiamo che l’adesione continui. In tal senso l’Albo ha disposto un incremento dei fondi dedicati di tre milioni di euro, con l’intento di finalizzare la formazione anche all’acquisizione della patente E.

L’Albo – ha aggiunto – non può sottrarsi a questo impegno di fronte all’interesse dimostrato dai giovani e di fronte al mercato che ce lo chiede”.

Il vicepresidente di ANITA Vincenzo Motta ha sottolineato che “ANITA ha sostenuto dal principio e con entusiasmo il progetto dell’Albo degli autotrasportatori per la formazione di giovani conducenti, che permette alle aziende di autotrasporto di potersi avvalere di personale qualificato e favorisce il ricambio generazionale. All’Albo e a tutti i partner dell’iniziativa va quindi il nostro plauso”.

Andrea Manfron, Segretario Generale di FAI-Conftrasporto, ha confermato che il Progetto è di assoluto valore.

“Le prospettive offerte dal mercato del lavoro alla professione di conducente sono elevate. Tutte le aziende sono in sofferenza per la carenza di personale qualificato. I conducenti sono per le aziende un valore aggiunto fondamentale: debbono essere qualificati per potersi assumere la responsabilità di gestire veicoli tecnologicamente sofisticati e concepiti per migliorare la redditività d’impresa.

Sfatare il mito del “camionista” e far comprendere all’opinione pubblica il contenuto altamente professionale di questo mestiere è essenziale, e quindi iniziative come questa, che hanno il pregio di avvicinare la scuola al mondo del lavoro attraverso la qualificazione professionale, vanno promosse e diffuse, anche per dare la giusta dignità ad una professione importante nel contesto di una salda crescita economica”.

Dopo il saluto degli assessori Romano e Galasso – in rappresentanza del sindaco De Caro – hanno portato la propria testimonianza personale e professionale Donato Conserva, imprenditore pugliese dell’autotrasporto, e Mike Robinson, designer del settore automotive che si dedica in particolare al veicolo industriale.