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Parts Aftermarket Congress 2023 : l’intervento di Robert Stevens di Groupauto International

Al Parts Aftermarket Congress 2023, Robert Stevens, Director Workshop Networks and Technology di Groupauto International è intervenuto sul tema: “In che modo i costruttori potrebbero collaborare con l'Aftermarket indipendente?”

Nel suo intervento al Parts Aftermarket Congress 2023, Rober Stevens, Director Workshop Networks and Technology di Groupauto International si è focalizzato sulle possibili modalità in cui le reti del Gruppo possono potenzialmente cooperare con i costruttori auto e gli OES (Original Equipment Suppliers) e con i concessionari auto in maniera proficua e produttiva.

“Prima di tutto – ha esordito Stevens – voglio ricordare un fattore importante e cioè il motivo per cui i clienti finali scelgono l’aftermarket indipendente per fare riparare ed eseguire manutenzioni sui propri veicoli. Attualmente questa scelta è dettata fa condizioni come la vicinanza dell’officina, la disponibilità di servizi e ricambi e il prezzo. Ma queste dinamiche stanno cambiando e oggi non è più possibile contare esclusivamente su questi fattori.  I motivi di questi cambiamenti sono attribuibili a quattro grandi trend dirompenti che, come operatori del mercato aftermarket, siamo tenuti a considerare e interpretare correttamente”.

Le quattro tendenze che impattano sull’aftermarket

Stevens ha illustrato le quattro tendenze che impattano sull’aftermarket:

  • Gestione delle flotte da parte dell’officina: si tratta di veicoli in cui il conducente non si deve occupare direttamente della riparazione e della manutenzione.
  • Veicoli connessi: per la prima volta, il costruttore del veicolo può entrare in contatto con il proprietario dell’auto; quando arriva il momento del tagliando, per esempio, le auto moderne sono in grado di verificare la disponibilità del concessionario e suggerire al conducente di prenotare un appuntamento con un semplice tocco sullo schermo interattivo. Questa evoluzione cambierà la capacità di interagire con i clienti e cambierà il modo in cui dobbiamo competere.
  • Veicoli elettrici e sostenibilità: i clienti che gestiscono flotte molto grandi iniziano a chiedere quante e quali officine sono in grado di fornire servizi anche ai veicoli elettrici e ibridi.
  • Accesso ai dati dei costruttori: le case automobilistiche stanno diventando molto protettive sull’accesso ai veicoli di loro produzione. Contemporaneamente, però, alcuni costruttori si rivolgono all’aftermarket per la riparazione e manutenzione dei veicoli con il loro marchio. Alcuni di loro hanno addirittura dichiarato di non volersi occupare della manutenzione dei veicoli dopo un certo limite di tempo. È questa è un’opportunità molto interessante per l’aftermarket indipendente.

Come e perché i costruttori potrebbero collaborare con l’Aftermarket indipendente?

Nonostante tutte queste premesse, costruttori e concessionarie non avrebbero alcun interesse a collaborare con l’aftermarket, a meno che non si verificheranno due condizioni.

  • Innanzitutto, gli operatori aftermarket devono essere considerati dai costruttori dei potenziali concorrenti, altrimenti questi non avranno alcun interesse a collaborare. Inoltre, l’aftermarket deve essere in grado di offrire loro un valore aggiunto. Quindi, innanzitutto è necessario introdurre requisiti e livelli minimi di servizio comuni tra tutte le officine dei network.
  • Occorre integrarsi, usare la tecnologia per connettersi e lavorare insieme.

La linea d’azione di Groupauto International

  • Occorre installare lo stesso software in tutte le officine indipendenti affiliate, affinché i gestori delle flotte possano prenotare i servizi in base a calendari e disponibilità condivisi. Il singolo cliente invece potrà ottenere preventivi personalizzati comunicando in tempo reale tramite la nostra app.
  • Inoltre, bisogna ricordare alle case automobilistiche che l’aftermarket assiste i loro veicoli più di quanto facciano i concessionari. Gli operatori dell’aftermarket sono i veri esperti che conoscono come funziona un veicolo di 5, 7, 10 anni, che cosa si guasta e quanto è durato il ricambio, che cosa deve essere sostituito. Le case automobilistiche non lo sanno.
  • Infine, l’aftermarket conosce chi sono effettivamente i proprietari anche dei veicoli più vecchi. Le case auto vogliono sapere chi è l’attuale conducente del mezzo, per offrirgli servizi e vendere accessori. E tutte queste informazioni le ha l’aftermarket. In cambio, i costruttori possono offrire le loro informazioni tecniche, i loro strumenti specializzati, corsi di formazione, l’accesso ai dati fisici e in tempo reale del loro veicolo…

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