Donne al volante? Meglio degli uomini

Tra gli incidenti stradali imputabili a colpe dei conducenti solo un quarto è causato da donne, mentre i restanti tre quarti sono causati da uomini

Tra gli incidenti stradali imputabili a colpe dei conducenti solo un quarto (il 26,6%) è causato da donne, mentre i restanti tre quarti (il 73,4%) sono causati da uomini. Questo dato, elaborato dal Centro Studi Contintental sulla base delle statistiche sugli incidenti stradali nel 2016 rese note dall’Istat, viene diffuso in occasione della festa delle donne perché contribuisce a smentire il luogo comune che le donne siano più distratte degli uomini alla guida.
Se da un lato le donne dimostrano di essere attente alla sicurezza quando sono parte attiva della circolazione, dall’altro lato bisogna anche dire che ci vuole più attenzione nei confronti delle donne quando sono attori passivi nella circolazione stradale. Infatti, come risulta da un’elaborazione del Centro Studi Continental, dal 1981 al 2016 il numero di uomini che sono stati coinvolti in un incidente stradale riportandone qualche conseguenza è calato del 4,2%. Nello stesso periodo il numero di donne che hanno riportato conseguenze dal coinvolgimento in un incidente stradale è aumentato del 36%.
“Non è una sorpresa – dichiara Alessandro De Martino, ad di Continental Italia – che le donne al volante siano più attente, che pongano in essere una serie di comportamenti più rispettosi delle regole e che, di conseguenza, sia statisticamente più sicuro far guidare una donna rispetto ad un uomo. A margine di questa considerazione rilevo peraltro come ci sia ancora molto da fare in tema di sicurezza stradale, anche se gli incidenti diminuiscono con un trend ormai piuttosto consolidato. – (si è passati dai quasi 7.000 morti all’anno del 2001 ai 3.283 del 2016, fonte ISTAT) – Le strade infatti sono un ecosistema complesso, nel quale viaggiano contemporaneamente mezzi di diverso tipo, peso e ingombro, guidati da professionisti o da semplici automobilisti, motociclisti, ciclisti. Lo sviluppo tecnologico, e l’avvento dei sistemi di assistenza alla guida – che prefigurano i veicoli a guida autonoma – danno un contributo essenziale alla sicurezza della strada e dei suoi utenti. Occorre però, da parte di tutti, un comportamento responsabile. Oltre l’80% degli incidenti infatti è provocato da errori umani o comportamenti al di fuori delle regole. Nessuna tecnologia potrà mai sostituire una guida consapevole e i quasi 10 morti al giorno per incidente stradale sono un fatto inaccettabile.”