Distribuzione

Convention PDA: la “carica” dei 200

Soci e fornitori del Consorzio PDA si sono ritrovati a Roma per una grande kermesse in presenza, una festa e una “rinascita”

In duecento, tra soci e fornitori del Consorzio PDA, hanno partecipato alla convention che si è tenuta a Roma dal 28 al 30 giugno scorsi all’Hilton Rome Airport, con la voglia e l’entusiasmo di ritrovarsi finalmente in presenza, nella massima sicurezza, dopo un lungo periodo di incontri virtuali. Nell’aria una grande energia e la carica di chi fa progetti per il futuro credendo nella ripartenza di un settore, quello dell’aftermarket sia auto sia truck, che non si è mai veramente fermato.

UNA FESTA PER LA RINASCITA

Claudio Santin, carismatico Direttore del Consorzio PDA e Aurora Fabi, Responsabile Marketing, avevano concepito l’incontro romano come un’occasione operativa in presenza dopo tanti mesi di riunioni virtuali e l’evento è stato vissuto anche come una celebrazione della “rinascita” dopo i mesi bui della pandemia. “In un anno, il Consorzio PDA ha visto l’ingresso di dieci nuovi soci, passando da trenta a quaranta. Era necessario un momento di conoscenza diretta, oltre al fatto che il nostro è un settore nel quale stare insieme per parlare di business è fondamentale. La risposta è andata oltre ogni aspettativa: tutti i fornitori del Consorzio e trentasei soci su quaranta hanno aderito” – ha raccontato Santin. Oltre ai momenti istituzionali, dedicati ai consigli direttivi PDA e PDIAM e l’assemblea generale riservata i soci, è stato articolato un programma nel quale le aziende fornitrici, durante slot di mezz’ora, hanno avuto la possibilità di presentare prodotti e strategie commerciali e di sviluppo alle aziende di distribuzione presenti. E non sono mancati i momenti conviviali. Soddisfatta anche Aurora Fabi, perfetta padrona di casa, che si è occupata dell’impeccabile organizzazione operativa: “Ci siamo trovati a organizzare l’evento in sole tre settimane, perché la nostra inziale preoccupazione di avere poche adesioni, visto il periodo difficile, si è dissolta di fronte all’entusiasmo con cui tutti hanno aderito. C’era una gran voglia di vedersi e di stare insieme e l’incontro di business si è trasformato in una bellissima festa”. Una rinnovata voglia di socialità confermata nei giorni successivi all’evento dalle “decine di e-mail entusiaste ricevute da parte dei fornitori, che ci hanno ringraziato per essere stati i primi ad avere riaperto le danze. Tutti molto felici di essersi ritrovati insieme”, ha raccontato Aurora Fabi nel post evento.

UNA PLENARIA RICCA DI CONTENUTI

Aperta a tutti i partecipanti e coordinata da Claudio Santin, l’assemblea plenaria del 29 giugno ha rappresentato un momento di confronto generale sui temi più caldi che riguardano la distribuzione ricambi auto e truck e il Consorzio PDA. Santin ha aperto i lavori ripercorrendo brevemente la storia e i risultati del Consorzio, per soffermarsi sugli ambiziosi obiettivi futuri, sottolineando l’ottimo stato di salute di PDA, riconfermando la fiducia nei progetti in corso e ringraziando tutti, fornitori e distributori, per la presenza ma anche, soprattutto, per lo spirito di collaborazione generale. Sulla situazione di mercato Santin si è detto ottimista, pur con un punto di domanda: “Il Consorzio PDA ha in previsione di chiudere il 2021 con un fatturato di oltre 80 milioni di euro, ma i risultati potrebbero essere addirittura superiori. L’incognita è legata alla carenza di prodotto disponibile per le nostre aziende, quindi potrebbe verificarsi un effetto boomerang, con la domanda in crescita e l’offerta che non riesce a soddisfare tutta la domanda”. Rocco Messuti, Presidente del Consorzio PDA, prendendo la parola per un saluto, ha affermato: “Abbiamo attraversato in questo anno e mezzo momenti di difficoltà e di preoccupazione, soprattutto all’inizio del lockdown, ma c’è stata comprensione e aiuto da parte dei fornitori e capacità da parte dei soci di onorare gli impegni assunti. Oggi la situazione è positiva, il Consorzio PDA è proiettato verso una chiusura pari al +40% in termini di acquisti verso il 2020, e la vostra numerosa adesione di oggi conferma la nostra comune volontà di rinascita. Quindi grazie veramente a tutti”. Presente anche Groupauto Italia Holding – a cui il Consorzio PDA ha aderito -, rappresentato dal Direttore Generale di Groupauto Italia Enrico Succo e dal Presidente Riccardo Califano. Succo ha sottolineato la forza della collaborazione con il Consorzio PDA, richiamando la necessità di “agire in modo locale, con progetti sul territorio, che siano perfettamente integrati con i progetti internazionali di Groupauto”; mentre Riccardo Califano ha ricordato che dopo la pandemia le logiche di mercato nell’ecosistema aftermarket non saranno più le stesse, perché il Covid-19 ha fatto da acceleratore del cambiamento del mercato che era già in corso prima. Un messaggio di saluto e di ringraziamento all’assemblea è arrivato anche da Dariusz Czarnecki, Direttore Commerciale Groupauto International, impossibilitato a essere presente di persona. È stato poi presentato lo studio “New Generation PDA” presentato da Nicola Messuti e Francesco Cirigliano, che ha analizzato il comportamento dei distributori PDA durante le diverse fasi della pandemia per poi soffermarsi sulle prospettive di business a 5 anni, su come sfruttare al meglio le opportunità del Recovery Plan e su quale sarà il futuro della distribuzione. Durante la pandemia, le aziende PDA hanno “sofferto le continue limitazioni locali o generalizzate, hanno rispettato le scadenze di pagamento dei supplier e hanno concesso dilazioni nei pagamenti ai clienti, sostenendo nei fatti il mercato dell’aftermarket. Le prospettive di business nel medio termine vedono però più opportunità per il mercato IAM e un drastico rallentamento del trasporto pubblico e delle forme di sharing mobility a causa del Covid-19”. Vanno quindi sfruttati i fondi previsti dal Recovery Plan attraverso la spinta alla digitalizzazione e la logistica, utilizzando il credito di imposta Industria 4.0 e quello riservato al Mezzogiorno e investendo in magazzini verticali, carrelli elevatori e sistemi di gestione. Lo studio tratteggia un futuro per la distribuzione PDA basato sull’importanza “del network consortile e rafforzando gli acquisti centralizzati”. Dopo l’intervento di Adira nella persona del Responsabile della Comunicazione Andrea Boni – che ha toccato i temi “caldi” su cui è impegnata l’Associazione, dalla BER 2023 all’accesso ai dati tecnici dei costruttori, dalla creazione di piattaforme dati comuni alla cyber security – il palco è andato a Marc Aguettaz, General Manager di GiPA Italia. Un intervento sempre molto atteso, che anche in questo caso non ha deluso le aspettative: “La storia dell’automotive è lastricata di crisi: oltre il 60% del totale immatricolazioni della storia si concentra dal 1990 a oggi, con la decade 2000-2009 al primo posto (23%), mentre l’ultimo decennio risente della crisi del periodo 2012-2015 in parte bilanciata dai 4 anni successivi, tutto questo prima del Covid-19 – ha spiegato l’analista – Rispetto al 2012 il circolante <6 anni è passato dal 46% al 35% e quello >10 anni dal 34% al 53%. Quindi il 50% del parco 2030 è già stato immatricolato e per il 98% è costituito di motori a combustione interna, mentre nuove motorizzazioni, ibride ed elettriche interesseranno il parco <10 anni”. Sono seguite considerazioni e riflessioni sull’evoluzione del mondo dei ricambi e dell’assistenza auto. Le conclusioni dello studio GiPA possono essere così sintetizzate: “Abbiamo il parco circolante più grande di sempre, lo smart working non ucciderà l’automobile, la diffusione delle nuove tecnologie nel parco sarà progressiva, siamo in presenza di un rimbalzo tecnico del mercato ricambi e assistenza, +8-10% vs il 2020 e -5% vs 2019, le quote raggiunte dall’IAM non consentono una strategia casuale come nel periodo 2011-2016, in questa fase la distribuzione VN è molto concentrata sulle vendite, con ricambi e assistenza in secondo piano e Stellantis rappresenterà il 49% del parco circolante”. Un messaggio di fiducia per tutto il settore e l’esortazione ad essere veloci perché, ha concluso Aguettaz, “non sono i grossi che mangiano i piccoli, ma i veloci che mangiano i lenti”.

LA PARTECIPAZIONE MASSICCIA DEI SOCI TRUCK

Il Consorzio PDA non è solo autovettura, come ha tenuto a precisare Claudio Santin chiedendo a Sabino Restaino, titolare di Dierre Group, di intervenire per raccontare ai colleghi la dinamica di un mercato che ha vissuto il Covid-19 in maniera diversa dall’auto perché i camion, trasportando merci, non hanno subito lo stesso fermo delle vetture. Restaino ha confermato che a parte il periodo marzo-maggio 2019, quindi in pieno lockdown, magazzini e officine di riparazione pur restando sempre aperti hanno subito “una flessione di fatturato del 25% circa, per poi riprendersi a partire da giugno e continuare a salire anche oggi. Se la domanda non desta pensieri, la preoccupazione è invece quella della già segnalata disponibilità di prodotto che rischia di non consentire la completa soddisfa zione del mercato, perdendo quindi opportunità di vendita”. Anche il mondo truck sta attraversando una fase di cambiamento: “Le flotte di camion pesanti si stanno avvicinando in misura sempre maggiore al mondo dei veicoli commerciali leggeri, perché cambia la logistica distributiva e aumentano le consegne urbane e dell’ultimo miglio – ha raccontato Restaino – Di conseguenza, anche l’assistenza dei mezzi si deve adeguare al nuovo scenario perché alla figura del possessore di un veicolo leggero, abituato a farsi assistere dall’officina auto, si sta affiancando quella del flottista che anche per l’assistenza ai mezzi commerciali richiede un’officina truck. Diventa quindi anche per il truck sempre più importante la presenza all’interno del Consorzio PDA e la sinergia con tutti i soci auto”. Folta, quindi, la pattuglia di operatori truck presenti all’evento romano: oltre a Dierre Group, che giocava in casa, A.I.R. di Catania, Corim di Casoria (NA), DDR di Modugno (BA), Dibenedetto di Barletta, Il Freno di Funo di Argelato (BO), Sciarrone Ricambi di Gioia Tauro (RC). “Fare parte della grande famiglia PDA è sicuramente un fatto positivo, come ha dimostrato anche questa bella manifestazione – ha dichiarato Rosario Stella, titolare e Amministratore di A.I.R. – Inoltre, non può che vedersi positivamente la sempre maggiore attenzione che il Consorzio dedica al truck”. Gli fa eco Savino Dibene detto, Amministratore dell’azienda omonima: “Sono orgoglioso di PDA e della nostra appartenenza al Consorzio, sia per la qualità dei soci sia per i risultati consuntivati. Condivido le preoccupazioni espresse sul sell out a causa della scarsa consegna delle merci da parte dei fornitori, in questo momento di trend positivo”. Positivo anche il commento di Michele Romito, titolare di DDR Group: “L’hanno definita una festa e lo è stata per davvero, quindi voglio esprimere il mio apprezzamento per l’evento, stimolante sotto tutti i punti di vista, specialmente a livello morale. Ne avevamo tutti bisogno dopo il lockdown. Un ritorno alla nostra vita, un ritorno ai progetti, a scelte precise e obiettivi di rilievo, insomma al successo nel lungo termine. Sono infatti convinto che il team PDA, con l’impegno costante che l’ha sempre contraddistinto e la capacità di reagire velocemente ai problemi nonché al mercato sempre in evoluzione, raggiungerà traguardi ambiziosi”.