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Unificazione PRA-Motorizzazione: forse è la volta buona

Tra gli ultimi emendamenti del disegno di legge delega di riforma della PA, c'è anche quello che prevede la possibilità del "trasferimento delle funzioni svolte dagli uffici del Pra al ministero dei trasporti", gestito dall'Aci.

Archivio unico PRA-Motorizzazione? Se ne parla da anni, in un tira e molla che non ha ancora portato a nulla di definitivo. Ma in questi giorni si è aperto un nuovo spiraglio. La commissione affari costituzionali ha approvato un emendamento al disegno legge delega di riforma della pubblica amministrazione, e la discussione si sposterà ora alla camera. L’obiettivo, come si è più volte raccontato, è quello di eliminare una volta per tutte l’inutile “doppione” tra il Pubblico registro automobilistico (gestito dall’Automobile club d’Italia) e la Motorizzazione, così da tagliare spese e burocrazia.

Dopo i ripetuti tentativi – a partire da dicemre 2013 – di eliminare il doppione, pochi giorni fa il viceministro dei trasporti Riccardo Nencini era tornato a discutere della questione: “l’unificazione dei due registri sotto la responsabilità del ministero dei trasporti è la strada maestra che spero la camera voglia imboccare”. “Se vogliamo far risparmiare denaro ai cittadini e dare maggiore efficienza al servizio non ci sono alternative”, ha detto il ministro.

Ora finalmente la questione potrebbe essere arrivata ad una svolta. Tra gli ultimi emendament riformati del disegno di legge delega di riforma della PA, c’è anche quello che prevede la possibilità del “trasferimento delle funzioni svolte dagli uffici del Pra al ministero dei trasporti”, oggi gestito dall’Aci. Se il ddl concluderà il suo iter, PRA e Motorizzazione verranno dunque unificati in un’unica agenzia. Si arriverà così al documento unico per gli automobilisti, contenente i dati di proprietà e di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi

Nencini ha affermato: “Il servizio svolto fino ad oggi dall’Aci sarà di competenza diretta del ministero dei trasporti. Una norma giusta, che consentirà ai cittadini un risparmio notevole e che eliminerà inutili doppioni inesistenti in Europa”. La palla passa ora alla Camera