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Pompa carburante: come funziona, possibili guasti, quando sostituirla

Le moderne pompe carburante sono componenti auto tutt’altro che scontati e sono il risultato di una tecnologia in costante evoluzione. La funzione della pompa carburante, o pompa d’iniezione, è fondamentalmente quella di alimentare il motore con la massima efficienza. La pompa carburante si trova in genere all’interno del serbatoio, o al di sopra, ma in alcuni modelli è integrata allo stesso serbatoio al fianco della ruota posteriore. Nella maggior parte dei casi è accessibile smontando i sedili posteriori.

Un guasto alla pompa carburante può creare pesanti disagi all’automobilista, in quanto il motore non è più alimentato correttamente e, in caso di rottura, non lo è del tutto. È dunque fondamentale per un autoriparatore sapere individuare una pompa carburante difettosa, ed è altrettanto importante che il suo ricambista di riferimento possa fornirgli in tempi stretti la pompa di ricambio corretta, così da rendere il più breve possibile il tempo di fermo in officina. Vediamo nel dettaglio il funzionamento della pompa carburante e quali sono gli elementi che la costituiscono.

Come è fatta e come funziona la pompa carburante

La pompa di iniezione carburante è formata da una parte idraulica, in cui si trovano le valvole di aspirazione e le valvole di scarico, e da una parte pneumatica. L’elemento pompante è collocato nel mezzo di queste due parti. L’elemento pompante è sostanzialmente una membrana elastica che oscillando fa variare il volume del corpo della pompa “pompando” il carburante dal serbatoio al carburatore. La pompa carburante è un componente presente fin dagli albori della motoristica: già negli anni Trenta sono state introdotte le prime pompe benzina “avvitabili”, mentre risalgono agli anni ’70 le cosiddette “pompe Unitec”, prodotte per la prima volta negli USA e che prendono il posto delle avvitabili. Sul finire degli anni Settanta fanno la propria comparsa le pompe in linea a solenoide, che vedono la presenza delle elettrovalvole. È negli anni Ottanta che le pompe carburante diventano elettriche. In quegli anni, infatti, le più rigide normative sulle emissioni hanno spinto le Case auto a sviluppare sistemi di iniezione del carburante evoluti, che richiedevano pompe carburante elettriche capaci di gestire maggiori pressioni di immissione del carburante in maniera precisa ed efficiente. Negli anni ’90 si passa ai moduli pompa carburante – o gruppi pompa carburante – che inizialmente trovano spazio soprattutto su auto di piccola cilindrata. Negli anni successivi sono aumentati i requisiti in termini di resistenza all’usura e alla corrosione, efficienza e durata della pompa carburante, che ha portato i componentisti a sviluppare prodotti sempre più performanti e precisi.

Oggi le pompe carburante e i moduli pompa carburante sono in grado di lavorare efficientemente anche in condizioni particolarmente severe, con temperature abbondantemente sotto lo zero (fino a -30°) e anche in situazioni di surriscaldamento (fino a 60°). Anche la durata della pompa carburante nei decenni è aumentata notevolmente, arrivando a coprire intervalli di 100-150.000 km. Importanti progressi si sono fatti anche sul fronte della capacità di operare con carburanti non sempre puliti o in parte contaminati, oltre allo sviluppo di modelli di pompe che funzionano anche a bassa tensione.

Pompa carburante rotta: quando sostituirla

Nonostante tutti i progressi per produrre pompe carburante altamente performanti e di lunga durata, i problemi alla pompa d’iniezione sono piuttosto frequenti. Ci sono alcuni evidenti sintomi del malfunzionamento della pompa carburante. Un persistente odore di benzina può essere un segnale inequivocabile di un guasto della pompa carburante. Ma anche il tipico andamento “a strappi”, o comunque la difficoltà a mantenere la velocità voluta, può indicare un malfunzionamento, così come difficoltà non episodiche di avvio dell’auto. Anche procedere spesso in riserva può affaticare la pompa e accelerarne l’usura: in particolare il surriscaldamento della pompa carburante può intasare e danneggiare pesantemente il filtro e creare danni significativi alla pompa e al motore.

In molti casi l’intasamento del filtro benzina, e il conseguente malfunzionamento della pompa carburante, potrebbe essere provocato da carburante sporco o contaminato da impurità. Queste micro-particelle possono infatti intaccare le parti in movimento della pompa finendo per bloccare il meccanismo. Il filtro – integrato alla pompa o esterno al serbatoio – ha il compito di trattenere queste impurità, ma con il tempo o in caso di carburanti particolarmente sporchi potrebbe intasarsi e perdere efficacia nella filtrazione. In questo caso occorre accedere alla pompa e pulire o sostituire il filtro.

Un problema – malfunzionamento della pompa carburante è segnalato dalla spia di avaria motore, che si accende quando il sistema riscontra un’anomalia nell’alimentazione del motore.

In certi casi la sostituzione della pompa carburante, anche quando la pompa non si rompe del tutto, può essere la soluzione più sicura per evitare di restare in panne con il veicolo ma anche per evitare problemi al motore e danni più ingenti.

Come capire se c’è un guasto alla pompa iniezione

Come si è visto, un malfunzionamento della pompa carburante su ripercuote sulla corretta alimentazione del motore e di conseguenza sulle prestazioni del veicolo. Per questo è fondamentale saper individuare rapidamente, attraverso alcuni rapidi test, una pompa che non funziona come dovrebbe. È tuttavia altrettanto importante identificare la causa del guasto, che potrebbe essere legato ad un filtro carburante sporco e intasato o a un rifornimento con carburante sporco. Se infatti il problema è legato al carburante, è fondamentale pulire il serbatoio e il circuito di alimentazione eliminando con le impurità con apposite soluzioni. È importante verificare anche lo stato del filtro carburante, che potrebbe essersi intasato richiedendo di essere sostituito.

I test per verificare se la pompa carburante non funziona

Sono 3 i test più immediati che i riparatori possono facilmente eseguire per verificare il funzionamento di una pompa carburante e individuare eventuali problemi. Il più facile è la prova di pressione della pompa carburante attraverso il collegamento di un manometro al filtro carburante o al tubo del carburante. Questo test ci dice subito se qualcosa non va, ma non è possibile determinare se il calo di pressione è dovuto alla centralina. Uno strumento diagnostico consente invece di controllare la pompa al massimo livello di pressione: ai fini del test non conta infatti se la pompa è alimentata dall’ECU o dall’interfaccia diagnostica.

Verificato che non si tratta di un problema di pressione della pompa, è opportuno testare la portata della pompa carburante. Per fare questa prova occorre far scaricare il condotto del carburante in un contenitore graduato, verificando attraverso la diagnostica la quantità di carburante che fluisce in un determinato lasso di tempo (generalmente un minuto). Ciò consente di verificare se la pompa è in grado di fornire il carburante secondo le specifiche della Casa madre e dunque sta funzionando correttamente. Se la pressione e la portata della pompa carburante sono buone, ma il motore ha ugualmente problemi nell’alimentazione, potrebbe esserci un blocco nel condotto del circuito di alimentazione o altri problemi da identificare.

In alternativa a questi test, in particolare nei casi in cui il modulo pompa carburante non è facilmente accessibile, è possibile optare per un test elettrico della pompa carburante tramite oscilloscopio. Tale strumento consente infatti di rilevare la quantità di corrente richiesta dalla pompa. Se la corrente richiesta è troppo elevata la pompa potrebbe essere in sovraccarico, mentre un livello basso di corrente potrebbe essere causato da un guasto alla pompa, ma anche da perdite di carburante (o a un flusso non adeguato) o da un problema alla valvola di sovrapressione.

Pompe carburante aftermarket

In caso di rottura o malfunzionamento della pompa carburante, gli autoriparatori hanno una vasta scelta di ricambi aftermarket. Sono molti infatti i marchi aftermarket che hanno incluso nella loro offerta una linea di prodotto dedicata alle pompe carburante, dando una soddisfacente copertura del parco circolante. Affidabilità del prodotto e qualità dei materiali sono fondamentali, in quanto oltre a resistere a corrosione e usura devono essere in grado di operare anche a temperature molto rigide o, al contrario, particolarmente elevate. Altri importanti versanti su cui hanno lavorato i componentisti sono la riduzione dei rumori delle pompe e un’installazione semplice della pompa per facilitare il lavoro dei riparatori.