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Nexus Business Forum 2024, Montecarlo: il report

Al Nexus Business Forum 2024, il network internazionale ripercorre la crescita dei primi 10 anni e traccia la rotta del decennio prossimo: progetto officine, private label, digitalizzazione, sostenibilità…

Nexus Automotive International ha festeggiato i suoi primi 10 anni di attività al Nexus Business Forum 2024 di Montecarlo, che ha riunito oltre 750 partecipanti tra cui 72 fornitori e più di 400 membri.

Il Nexus Business Forum 2024 è stato un importante momento di condivisione con tutta la filiera delle sfide aftermarket che il Gruppo si prepara ad affrontare nel prossimo decennio.

Nei suoi 10 anni di vita, la crescita di Nexus a livello internazionale è proceduta a ritmi sostenuti, perseguendo l’obiettivo di porsi sul mercato come un “acceleratore di crescita”, connettendo le aziende di riferimento dell’aftermarket a livello globale e supportando tutta la filiera con progetti e servizi innovativi.

Il Gruppo è intenzionato a spingere ulteriormente sull’acceleratore, sfruttando l’attuale contingenza positiva e preferendo “mangiare, piuttosto che essere mangiati” come ha detto Gael Escribe, CEO di Nexus Automotive International.

“Consolidamento” resta una delle parole chiave del Gruppo, ma questo deve avvenire in maniera mirata, sostenendo le aziende e i progetti a più alto potenziale.

I numeri di Nexus Automotive International

  • Nexus è oggi presente in 137 Paesi, (il nostro compreso: Nexus Italia) e ha raggiunto nel 2023 i 42,1 miliardi di fatturato a livello globale, con una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente.
  • I membri sono saliti a quota 457 a livello globale, con una radicata presenza anche nei mercati Asia- Pacific, Sud America e Africa.
  • I fornitori a pannello sono attualmente 104 in ambito auto e truck.

Alle spalle di Nexus c’è un affiatato team internazionale di professionisti, operativi nelle varie aree e a diretto contatto con fornitori e soci.

L’alleanza internazionale aftermarket che Nexus è riuscita a costruire in questi anni, investendo massicciamente in logistica, magazzini, servizi, progetti innovativi e formazione ha permesso al Gruppo di avere una “leva” molto forte, sia nei confronti dei fornitori sia dei membri e dei partner.

Nexus ha massimizzato le sinergie a tutti i livelli, compreso il superamento della divisione tra ricambi originali e aftermarket e portando a valle vantaggi tangibili in termini di competitività.

Il nuovo modello di business di Nexus

Nell’ultimo anno, con la creazione di SmartParts, il Gruppo ha adottato un nuovo modello di business, passando da un ruolo di intermediario tra produzione e distribuzione a quello di acquirente diretto e venditore (per quanto riguarda il private label Drive+).

Nexus, inoltre, mantiene alto il focus sull’evoluzione dell’elettrico, con una strategia che richiede tuttavia di soppesare costantemente le variabili in gioco, anche territoriali, e adottare un approccio attento e reattivo.

Si stima infatti che a livello aftermarket l’elettrico comincerà ad assumere un peso significativo dal 2030.

Priorità di Nexus è quella di trovarsi preparato ai megatrend in atto nel mondo automotive, facendo da apripista per dare servizi e strumenti innovativi alla propria community.

Nell’ecosistema Nexus trovano infatti posto il progetto officine NexusAuto, il private label Drive+, l’Academy per la formazione, piattaforme informatiche innovative per supportare il business dei membri, ma anche un fondo come Mobilion che investe in nuove attività e start-up legate a mobilità e digitalizzazione.

“Ci siamo strutturati in maniera differente rispetto agli altri Gruppi, abbiamo una ricetta diversa per crescere, consapevoli che non necessariamente “grande è meglio”, ma che è invece preferibile essere attenti, agili, ottimizzare i costi e crescere step by step, imparando dalle buone pratiche e pensando a lungo termine”, ha sottolineato Escribe.

I tre pilastri della tabella di marcia di Nexus

  • Il consolidamento della leadership globale di Nexus e il superamento del 50% del tasso di conformità (compliance ratio, cioè l’adeguamento agli standard previsti dall’organizzazione) a livello globale, mantenendo comunque l’attenzione sulle specificità delle varie aree. Con un compliance ratio del 37,4% l’Europa è attualmente il mercato che più si avvicina agli standard definiti da Nexus per il futuro in termini di impegni commerciali, adesione alle iniziative e responsabilità.
  • Lo sviluppo del private label Drive+, in collaborazione con i fornitori, per renderlo un marchio di riferimento dell’aftermarket mondiale entro il 2030.
  • Gli investimenti, direzionati in progetti e iniziative innovative e distintive ma anche nel supporto alle azioni di consolidamento intraprese dai membri di Nexus nelle aree di competenza, privilegiando le aziende più dinamiche e i mercati dove il potenziale di crescita è più vasto.

SmartParts e private label Drive+

Tra gli obiettivi strategici di Nexus c’è quello di accelerare lo sviluppo gobale della private label Drive+.

A questo scopo, a novembre 2023 è stata creata la nuova società SmartParts, che con il suo team dedicato si pone il preciso compito di sviluppare le opportunità derivanti dal parco circolante più anziano, che in Europa è destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni offrendo un’alternativa conveniente da affiancare ai premium brand a pannello.

SmartParts si pone in rapporto diretto con i componentisti individuando la gamma, centralizzando gli acquisti e rivendendo i prodotti ai membri Nexus. SmartParts non fa dunque da intermediario ma assume il ruolo di acquirente diretto, fornendo una gamma completa a marchio Drive+ ai membri Nexus.

Al momento tale modello di business si focalizza su Drive+. All’evento di Montecarlo è stata presentata la nuova immagine globale di Drive+, che verrà lanciato in tutto il mondo entro il semestre.

L’attenzione di Drive+ si concentra sugli autoriparatori, come recita lo slogan The workshop’s choice, con l’obiettivo di rispondere direttamente alle loro diverse esigenze, offrendo una gamma di prodotti dall’eccellente rapporto qualità-prezzo e puntando su disponibilità e rapidità delle consegne.

Per completare la trasformazione del marchio, SmartParts ha presentato anche il rinnovato sito web, ridisegnato per migliorare la usability e l’interazione con i riparatori.

Progetto officine: NexusAuto e NexusTruck

Punto fermo della strategia di sviluppo del progetto officine Nexus (NexusAuto e NexusTruck) è quello di essere sempre più vicini alle officine, con l’obiettivo di rafforzare il legame e la lealtà del network.

La nuova piattaforma digitale di Nexus è stata progettata per essere un ecosistema digitale in grado di connettere tutti gli aspetti legati alla gestione delle officine: dall’ordine dei ricambi alle promozioni, dall’offerta di ser-vizi a supporto tecnico e formazione…

Si configura dunque come Garage solutions provider e consentendo anche ai fornitori di avere un collegamento diretto con gli autoriparatori per mostrare prodotti e promozioni.

La gestione e l’amministraizione dell’officina sono infatti completate dalle funzionalità di digital marketing e promozione prodotti.

Il primo step prevede 11.000 officine presenti sulla nuova piattaforma e l’obiettivo è di arrivare a coinvolgere 25.000 officine entro il 2026, prevedendo un investimento di oltre 7 milioni di euro e dando la possibilità di affiancare il concept di NexusAuto alle targhe già esistenti.

A supporto delle officine anche le informazioni tecniche integrate sul portale, oltre alla possibilità (sempre tramite portale) di accedere all’assistenza online.

Obiettivo della nuova piattaforma è anche quello di interfacciare con l’utente finale tutte le officine NexusAuto e NexusTruck attraverso la localizzazione delle officine e home page personalizzate che verranno in futuro integrate con funzioni quali preventivatore online e prenotazione appuntamento.

Lo sviluppo del progetto officine di Nexus si lega anche al tema della sostenibilità, che nell’ottica del Gruppo deve coinvolgere tutti gli anelli della filiera aftermarket, riparazione compresa.

Anche l’officina deve dunque diventare “green”, adottando quindi standard per garantire pratiche e processi sostenibili sia sotto il profilo ambientale che lavorativo.

Nexus è inoltre decisa ad allargare e diversificare il business riparativo, introducendo i pneumatici (come priorità) ed esplorando in futuro anche nuove opportunità legate a cristalli e a parti carrozzeria.

La gamma Drive+ di Nexus

  • La gamma Drive+ si focalizza sulle auto di età superiore a 10 anni con una copertura di mercato dell’80%.
  • Attualmente la gamma comprende 9.000 codici prodotto in 10 categorie, ma è pronta per una rapida espansione.
  • Per il 2024 sono già in programma oltre 2.000 nuovi codici prodotto.
  • La gamma Drive+ viene sviluppata in collaborazione con i fornitori partner di Nexus (che potranno contare sul supporto del team dedicato di SmartParts), offrendo un’ulteriore opportunità di crescita.
  • In Europa, la gamma viene consegnata ai membri Nexus dall’ hub SmartParts in Polonia.

Nexus Climate Day

  • Nel corso del  Nexus Business Forum 2024 di Montecarlo, si è tenuta anche la II edizione del Nexus Climate Day: oltre 150 partecipanti, uniti per un aftermarket più sostenibile.
  • Tra questi, l’associazione europea FAAS, le associazioni USA Autocare e MEMA oltre alla comunità Nexus.
  • Nel corso del meeting sono state discusse soluzioni tangibili, progetti e buone pratiche per tracciare una rotta che coinvolga gli anelli della Supply Chain.
  • In particolare, sono state avviate diverse Proof of Concepts (POC) tra fornitori chiave e membri per definire i nuovi standard Nexus alla base di un business più sostenibile.
  • Tra questi Bosch, Delphi/Phinia, Mahle, Schaeffler, SKF, TotalEnergies e Valeo con il supporto di Bilstein, Elring, KYB, Mecafilter, Mobilion, NTN-SNR, NRF e SmartParts.

a cura di Andrea Martinello