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Mercato autocarro: il primo semestre chiude a +21,5%

Ottima crescita anche per rimorchi e semirimorchi (+22,5%) e per gli autobus (+49,6%)

A giugno 2017, sono stati rilasciati 2.047 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+4,2% rispetto a giugno 2016) e 1.137 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+4,6%), suddivisi in 166 rimorchi (+39,5%) e 971 semirimorchi (+0,3%).

Nel primo semestre 2017, sono stati rilasciati circa 12.279 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 21,5% in più dell’analogo periodo del 2016, e 8.891 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+22,5% su gennaio-giugno 2016), così ripartiti: 815 rimorchi (+39,6%) e 8.076 semirimorchi (+21%).

Il risultato del mercato autocarri nel primo semestre 2017 è il frutto di un primo trimestre in crescita a doppia cifra (+42% a gennaio-marzo) e di un secondo semestre dalla crescita più contenuta (+5% ad aprile-giugno).

Secondo la ripartizione per peso, risultano 2.420 autocarri medi (+16%) e 9.859 autocarri pesanti (+23%). Secondo la categoria del veicolo, sono stati venduti 5.764 autocarri rigidi (+18%) e 6.515 trattori stradali (+24%). Gli autocarri adibiti ai cantieri stradali, appena il 5% del mercato, registrano un aumento del 18%, confermato dall’eccezionale aumento degli autocarri allestiti betoniere/pompe per calcestruzzo (allestiti per il 50% su telai Iveco), che registrano, nel semestre un rialzo dell’80%. Tra gli allestimenti, si segnala il comparto dei furgoni isotermici in aumento del 24% e allestiti per il 58% da Iveco.

Secondo la ripartizione geografica, il mercato risulta così ripartito: per il 27% nell’area Nord- Ovest, per il 28% nell’area Nord-Est, per il 19% nel Centro e per il 27% nel Sud e Isole. In particolare nelle regioni meridionali si è registrato un incremento medio superiore al 26%. Iveco è leader di mercato con il 37% di quota.

Ricordiamo che i programmi europei per lo sviluppo della mobilità sostenibile e l’evoluzione della regolamentazione che li accompagna, impattano anche sul settore dei veicoli pesanti (trasporto merci e passeggeri su strada). Il pacchetto di misure regolamentari e di sostegno “L’Europa in movimento”, presentato dalla Commissione Europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni il 31 maggio scorso, in linea con la proposta di risoluzione1 del Parlamento europeo sul trasporto stradale nell'Unione europea, prevede, infatti, una serie di interventi anche su questo specifico comparto. Gli interventi principali riguarderanno la certificazione dei consumi di carburanti e le emissioni di carbonio; i pesi e le dimensioni dei veicoli pesanti; l’adeguamento del quadro normativo per il pedaggio stradale sulla base del principio “chi inquina paga”; la revisione delle norme sull’accesso al mercato del trasporto merci su strada e sui veicoli noleggiati – per garantire condizioni eque di concorrenza tra gli operatori di trasporto; – il miglioramento del quadro sociale e delle condizioni di lavoro – per garantire l’efficace funzionamento del mercato interno, oggi alterato dalle società di comodo e dal cabotaggio illegale; – la promozione di soluzioni digitali per migliorare il rispetto delle regole (dal tachigrafo digitale al sistema europeo di pedaggio elettronico); il sostegno a progetti di sistemi di trasporto intelligenti cooperativi e prove trasfrontaliere di guida interconnessa e automatizzata e la revisione dei requisiti generali di sicurezza degli autoveicoli, inclusi i mezzi pesanti e gli autobus.