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Italia al terzo posto in Europa per il trasporto su gomma

Anche per quanto riguarda la consistenza del parco circolante dei mezzi di trasporto, nel 2013 l’Italia si è posizionata al terzo posto

Nel 2013 in Italia il trasporto merci su strada ha rappresentato l’85,9% del volume totale dei trasporti merci. Rispetto agli altri principali Paesi europei, l’Italia si colloca al terzo posto della graduatoria dei Paesi con la maggiore quota di trasporto merci su strada. Questi dati che sono i più recenti a disposizione emergono da un’elaborazione su dati Eurostat dell’Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca della più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico che si terrà a Bologna dal 20 al 24 maggio. La Spagna (95,2%) è la nazione con la quota più elevata di trasporto su gomma, mentre al secondo posto si colloca la Gran Bretagna (87,8%). Al quarto posto della graduatoria si posiziona, invece, la Francia (80,6%) seguita dalla Germania con appena il 64,6% di merci trasportate su strada.

Nonostante il traffico merci su strada in Europa negli ultimi anni di grave crisi economica sia fortemente diminuito – sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – persiste la netta prevalenza di questa modalità di trasporto rispetto a quello aereo, ferroviario e fluviale. Ciò è dovuto innanzitutto alla maggior flessibilità che il trasposto merci su strada è in grado di assicurare agli operatori. In Italia, inoltre, le caratteristiche del territorio e la carenza di infrastrutture adeguate determinano un maggior ricorso al trasporto su gomma. Diversa è invece la situazione della Francia, e soprattutto della Germania, dove vi è un minor ricorso al trasporto merci su gomma in quanto gli operatori possono contare su di una rete interna di trasposti via acqua fortemente sviluppata.

Dallo studio dell’Osservatorio Autopromotec emerge inoltre che, anche per quanto riguarda la consistenza del parco circolante dei mezzi di trasporto, nel 2013 l’Italia si è posizionata al terzo posto nella classifica dei cinque maggiori Paesi europei. L’Italia con un parco di mezzi pesanti di 4.921.712 autoveicoli è infatti preceduta soltanto dalla Francia che ha il parco più numeroso (6.538.000) e dalla Spagna (5.232.813). Mentre hanno parchi di consistenza minore di quello italiano il Regno Unito (4.279.078) e la Germania (3.107.000).

Come è noto, la perdurante situazione economica di crisi ha notevolmente rallentato la sostituzione degli autoveicoli. Ne consegue che per una quota importante del parco circolante europeo ed italiano – sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – è diventata sempre più essenziale la corretta manutenzione dei mezzi. La crisi ha inoltre reso sempre più strategico anche il contenimento dei costi di esercizio e non a caso è fortemente cresciuta l’offerta di soluzioni tecnologiche in grado di rendere più economica la gestione dei veicoli pesanti. Proprio per questi motivi, nell’ambito di Autopromotec, è stata rinnovata l’iniziativa “Industrial Vehicle Service” che avrà un focus particolare sulle tecnologie innovative in grado di ridurre i costi destinate all’intera filiera dei carburanti gassosi.

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