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Global Automotive Outlook 2021 di AlixPartners: la ripresa del mercato mondiale dell’auto

In Italia vendite a 1,7 milioni nel 2021 (erano 2,1 pre-pandemia), l’elettrificazione procede a ritmo sostenuto (saranno 1/3 del mercato nel 2030) per costruttori e fornitori continua la pressione sui margini e sul presidio della supply chain

Secondo le previsioni riportate nel Global Automotive Outlook 2021 della società di consulenza AlixPartners, le vendite mondiali di auto e veicoli leggeri si assesteranno nel 2021 a 83 milioni. Un deciso recupero rispetto ai 77 milioni del 2020 (+8,5%). Nel 2025 raggiungeranno quota 94 milioni, tornando ai volumi del 2017.

Vendite mondiali di auto e veicoli leggeri 2021:  ripresa superiore alle aspettative

La ripresa è mossa da più driver: i forti stimoli governativi (13.700 miliardi nei maggiori 11 Paesi del mondo, sette volte quanto speso nella crisi del 2009), le aspettative positive sulle economie mondiali (il Pil di Stati Uniti e Cina dovrebbe crescere del 6% nel 2021 mentre l’Europa sarà in piena ripresa nel 2022) e il clima di maggior fiducia nei consumatori.

Non si tratta però di una ripresa omogenea: in Cina le vendite di auto supereranno già quest’anno i livelli del 2019, negli Stati Uniti la piena ripresa avverrà nel 2023, mentre in Europa non si prevede nei prossimi cinque anni un ritorno ai livelli del 2019.

Vendite dei veicoli in Italia nel 2021

In Italia le vendite di auto e veicoli leggeri dovrebbero attestarsi a 1,7 milioni nel 2021 (1,5 nel 2020) per poi salire a 1,9 milioni nel 2025, con circa 0,2 milioni di veicoli in meno rispetto ai valori pre-pandemia.

Auto elettriche BEV: mercato in forte aumento nei prossimi anni

A livello mondiale, la quota di mercato delle auto elettriche BEV salirà dal 3% del 2020 all’11% previsto nel 2025 e al 24% nel 2030. In Europa, la quota salirà al 17% nel 2025 e al 32% nel 2030.  In Italia, la quota di mercato delle auto elettriche BEV passerà dal 2% del 2020 al 13% nel 2025 e al 24% nel 2030.

Le auto Plug-in hybrid PHEV e ibride HEV rappresenteranno una quota pari al 60% nel 2025, salendo al 67% nel 2030.

L’elettrificazione richiederà agli operatori notevoli cambiamenti nel proprio modello di business: dalla riconversione degli impianti produttivi dedicati ai motori a combustione, alla revisione della supply chain legata anche al maggiore insourcing che i costruttori stanno adottando per componenti e sistemi elettrici, alla forte spinta all’indipendenza della produzione di batterie.

In questo ambito, l’Europa sarà in prima linea per raggiungere l’autosufficienza entro la fine del 2022.

La value chain dei veicoli elettrici

I fornitori non tradizionali rappresenteranno circa il 50% del valore. Circa metà del restante 50% potrebbe essere prodotto internamente dai costruttori, che potrebbero aumentare la quota “make” per i componenti e i sistemi elettrici a garanzia di un maggiore presidio strategico.

Case auto e fornitori: redditività media in discesa
Nonostante le ottime performance degli ultimi trimestri del 2020, con valori di profittabilità superiori a quelli del 2019, la redditività media delle case automobilistiche e dei fornitori continua il trend discendente dei precedenti anni, impattato nel breve termine anche dal forte incremento dei prezzi delle materie prime, con picchi di incremento oltre il 90% nel 2021.

I commenti di AlixPartners
“Il mercato sta progressivamente riprendendo e ritornerà ai volumi del 2017 nel 2025. Costruttori e fornitori, in particolare europei, sono riusciti a chiudere il 2020 contenendo i danni e anzi migliorando l’indebitamento netto che è complessivamente sceso di 14 e 6 miliardi di dollari rispettivamente, il che è di per sé un risultato” afferma Dario Duse, Managing Director di AlixPartners e co-leader europeo del team Automotive and Industrial di AlixPartners.

“Il nostro Disruption Index (indice e classifica dei principali elementi di trasformazione secondo gli operatori dell’industria) segnala che il Covid non è più tra le principali preoccupazioni dei top manager.

Tuttavia, la profittabilità rimarrà sotto pressione a causa della crescita dei costi delle materie prime (+90% a maggio 2021), degli ingenti investimenti necessari per l’elettrificazione (330 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni) e della necessità di rimodellare la supply chain, sviluppare ulteriormente competenze sul software e cambiare l’assetto produttivo delle fabbriche powertrain.

Il tutto in un periodo in cui la crescita dei volumi non sosterrà una scala e dei costi dei componenti delle vetture elettriche tali da garantire un contributo positivo sui margini. Presidiare questi aspetti e governare la nuova value chain, che prevediamo vedrà una quota di make dei car makers fino al 50% maggiore, sono le prossime sfide dell’industria”.

“Costruttori e fornitori hanno una posizione finanziaria migliore di quanto ci si aspettasse, limitando l’impatto su fatturati e margini e con riserve di cassa che sono cresciute più dell’indebitamento, a dimostrazione di una buona tenuta dei flussi di cassa” aggiunge Paolo Pucino, Director di AlixPartners che ha coordinato lo studio.

“Lo sviluppo (in partnership) delle tecnologie e di capacità produttiva competitiva delle batterie saranno elementi fondamentali nei prossimi anni, considerando anche i maggiori costi variabili del powertrain rispetto a quelli con motore a combustione (+160/170%). Infine, serviranno notevoli investimenti e sforzi per convertire a elettrico circa il 25% delle fabbriche europee”.