Distribuzione

Distributori in visita agli stabilimenti Monroe di Gliwice

Una delegazione di distributori italiani ha fatto visita agli stabilimenti Monroe di Gliwice, in Polonia, per vedere da vicino come si producono ammortizzatori di qualità elevata e di nuova generazione

L’Italia è considerata da DRiV – la divisione aftermarket di Tenneco – uno dei “Focus Market” dove attuare
una strategia di espansione e investimenti. Non è dunque un caso che, da ottobre 2022, il polo logistico di
Verona abbia aperto le porte anche all’intera gamma di sospensioni Monroe precedentemente fornita dal
magazzino centrale del Belgio. Un passo certamente importante, che ha garantito ai distributori italiani una
maggiore prossimità e una gestione migliorata delle consegne e del supporto, che si è tradotta in una
crescita degli ordini. Per sancire questa nuova fase, DRiV ha invitato in Polonia una delegazione di
distributori italiani per una visita esclusiva ai due stabilimenti produttivi Monroe di Gliwice: uno dedicato
alla produzione di ammortizzatori aftermarket, l’altro agli ammortizzatori di primo impianto di nuova
generazione. Obiettivo della visita, a cui ha partecipato anche Parts, “vedere da vicino” i plus della
produzione Monroe che possono fare la differenza sul mercato e trasformarsi in un vantaggio competitivo
per distributori e ricambisti.

Dall’OE all’aftermarket

L’inserimento della gamma completa Monroe nel magazzino di 5mila metri quadrati di Verona, dove sono
ospitati anche gli altri famosi brand della galassia DRiV-Tenneco tra cui Ferodo, Moog, Champion e Payen, è
stata una novità molto importante per DRiV, che con questa scelta ha ribadito la centralità dell’aftermarket
italiano come ha sottolineato Fabio Girardi, Direttore Generale Italia di DRiV. “Nel nostro Paese, il marchio
Monroe detiene da sempre una forte notorietà e il costante invecchiamento del circolante ne favorisce il
business. Oltre a ribadire la forza del brand, DRiV ha voluto fornire alla delegazione di distributori italiani
degli elementi concreti per valutare il valore aggiunto dei prodotti Monroe. A partire dalla provenienza: il
92% della produzione di ammortizzatori Monroe è fatta oggi in Europa, in stabilimenti certificati sotto tutti i
profili (produttivo, ambientale, energetico), non solo in ambito OE ma anche per la produzione rivolta
all’aftermarket”. “Lo stabilimento produttivo di Gliwice, dove vengono prodotti gli ammortizzatori
monotubo per l’aftermarket, ha tutte le certificazioni previste per l’OE pur non essendo tutte necessarie –
ha spiegato il Direttore dello stabilimento Aleksander Kuczera – Questo per garantire un prodotto sempre
affidabile e della massima qualità. Lo scambio di informazioni con gli stabilimenti OE è costante, molte
persone del nostro team provengono dalla produzione di primo equipaggiamento. Quando un
ammortizzatore di primo equipaggiamento esce dalla produzione in serie, lo stesso processo produttivo
viene implementato nello stabilimento aftermarket di Gliwice; quando invece dobbiamo introdurre un
ammortizzatore che non produciamo a livello OE, seguiamo internamente l’intero processo di
reengineering fino ai test e al collaudo finali. La collaborazione tra i team OE e aftermarket è continua e
anche i fornitori sono gli stessi”.

Gliwice: un’eccellenza produttiva

Dal 2018 la produzione degli ammortizzatori monotubo Monroe è concentrata nel modernissimo centro
produttivo per l’aftermarket “G+” di Gliwice. L’insediamento comprende la struttura che serve i produttori
di equipaggiamento originale e lo stabilimento G+, dedicato al mercato aftermarket. L’importante
investimento nella struttura G+ ha consentito non solo di incrementare la produzione giornaliera, che
attualmente è oltre i 21.000 ammortizzatori (l’anno scorso erano 19mila), ma anche di espandere l’offerta e
la copertura del circolante, comprese le più recenti applicazioni. Ogni fase della produzione è interna e con
l’ultimo sostanzioso investimento le linee di produzione si sono arricchite di nuove macchine di ultima
generazione, che hanno triplicato la capacità produttiva di ammortizzatori monotubo.
Dopo lo stabilimento produttivo per l’aftermarket, la delegazione di distributori italiani ha visitato anche la
struttura dedicata al primo equipaggiamento, dove viene prodotta l’ultima generazione di ammortizzatori Monroe Intelligent Suspension RideSense, capaci di regolare cento volte al secondo le forze di smorzamento per riflettere le condizioni della strada, il carico del veicolo, la velocità e altre variabili. A differenza degli ammortizzatori convenzionali queste sospensioni “intelligenti”, grazie ad unità elettroniche avanzate, cercano di offrire la combinazione ideale tra comfort e prestazioni in qualsiasi situazione.

Sicurezza, durata, copertura: le tre parole chiave degli ammortizzatori Monroe

Sicurezza, durata e copertura sono le tre parole chiave che contraddistinguono la gamma Monroe, azienda
americana che inizia la sua attività nel 1916 producendo una pompa per bicicletta e che, anni dopo, darà
alla luce il primo ammortizzatore “bidirezionale” moderno. Nel 1933 il primo original equipment, mentre
nel 1964 apre la prima fabbrica al di fuori degli Stati Uniti, in Belgio. Nel 1977 Monroe viene acquisita da
Tenneco e, tornando al presente, nel 2015 vengono lanciate le prime sospensioni elettroniche per
passenger car (CVSa), che tre anni dopo saranno lanciate anche in aftermarket.
In termini di brand awereness, come evidenziato da una recente indagine Ipsos, Monroe risulta al primo
posto anche in Italia oltre che a livello internazionale. A orientare la strategia aftermarket, come ha
sottolineato nel suo intervento Fabiano Vivori, Brand Director EMEA di Monroe, sono tre punti
fondamentali: l’input degli installatori, cercando costantemente di capirne i bisogni attraverso indagini e
contatti diretti; il monitoraggio dei trend di mercato per tenere il passo con le continue evoluzioni; lo
sguardo rivolto al mondo OE (1 auto su 5 è equipaggiata con ammortizzatori Monroe), per portare
nell’aftermarket tutte le conoscenze e le informazioni.

I veicoli evolvono, gli ammortizzatori li seguono

Attenzione puntata sui veicoli elettrici – anche se la quota sul circolante è ancora minima ma destinata a
crescere – e sulle nuove applicazioni (0-5 anni), per accelerare ulteriormente il time to market e coprire
pienamente anche il circolante più recente delle flotte.
Monroe è inoltre in pole position sulle sospensioni adattive che, nonostante siano attualmente montate sul
3% del circolante, nei prossimi anni sono destinate a diffondersi anche sui veicoli di fascia media.
Quest’anno la gamma verrà ampliata del 15%, con particolare attenzione a BMW dove Monroe è in primo
impianto, e il prossimo anno di un ulteriore 10%.
Punto focale della gamma di ammortizzatori Monroe è inoltre la “qualità totale”, che il produttore
garantisce 5 anni. I numerosissimi test su componenti, prodotto assemblato e comportamento su strada
assicurano un livello di qualità che va oltre il 99,9%.
“Questo si traduce in un plus in termini di durata del prodotto (con una drastica riduzione dei resi) e di
assenza di trafilaggi di olio, che sono i due aspetti più importanti evidenziati dagli installatori e che guidano
Monroe nello sviluppo dei prodotti – spiega Vivori – I team R&D si sono concentrati in particolare su tre
componenti dell’ammortizzatore: rivestimento anticorrosione, guarnizioni/paraolio di alta qualità, stelo che
risponde a standard qualitativi più elevati di quelli richiesti. Queste sono tre caratteristiche specifiche di
Monroe, che non si trovano su altri ammortizzatori e che assicurano un vantaggio competitivo”.

Massima copertura del circolante

Monroe è sul gradino più alto del podio anche in termini di copertura, che attualmente in Italia si attesta al
90% del circolante (veicoli leggeri). Tale copertura è raggiunta con circa 2mila referenze: un numero più
ristretto rispetto ad altri competitor, che si traduce in un importante vantaggio per il distributore.