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Aftermarket: digitale e connesso. La visione di ZF

Philippe Colpron, Direttore della Divisione Aftermarket e Vicepresidente esecutivo del Gruppo ZF, presenta la visione dell’azienda sul futuro del post vendita

“Connecting the Next Generation Aftermarket”, ovvero “La connessione nell’aftermarket di nuova generazione”: questo l’interessante titolo dell’incontro virtuale organizzato da ZF Aftermarket lo scorso luglio per illustrare la visione dell’azienda sul post vendita “connesso” e sull’evoluzione dei relativi servizi in un periodo che vede la mobilità in rapida trasformazione.

A Philippe Colpron, Direttore della Divisione Aftermarket e Vicepresidente esecutivo del Gruppo ZF, il compito di spiegare come le nuove tecnologie abbiano un forte impatto sull’aftermarket del futuro legato alla connettività dei veicoli e come fattori quali l’accesso ai dati, la manutenzione predittiva, gli aggiornamenti Over the Air e le rinnovate aspettative dei clienti siano portatori di nuovi modelli di business. Officine, flotte e automobilisti possono avvantaggiarsi di questa dirompente evoluzione digitale e ZF è pronta a supportarli.

La tecnologia dell’aftermarket di nuova generazione, ha spiegato Colpron, esiste già ed è costituita da soluzioni hardware, software e middleware. A caratterizzare l’assistenza del futuro sarà piuttosto la connessione di tutte le funzioni software: dalla manutenzione predittiva ai servizi integrati, dalla gestione dell’energia agli aggiornamenti e upgrade, dal controllo dei sistemi alla gestione del lavoro…

Veicoli CASES e mobilità

Per capire quale sia l’impatto dei veicoli CASES (Connected, Autonomous, Shared, Electrified, Sustainable e cioè connessi, autonomi, condivisi, elettrificati, sostenibili) sulla mobilità di nuova generazione e quali possano essere gli sviluppi bisogna considerare innanzitutto, secondo Colpron, le evoluzioni più recenti e rilevanti: la motorizzazione elettrica, la digitalizzazione dei processi e i software, la guida autonoma.

La comparsa dei veicoli elettrici ha cambiato la manutenzione: occorrono competenze e abilitazioni specifiche per lavorare con l’alta tensione. Per quanto riguarda la diagnostica non basta disporre delle informazioni, è necessario gestirle, quindi conoscerne le dinamiche e avere dimestichezza con gli aggiornamenti via OTA (Over the Air) per connettere i vari operatori del settore con il veicolo in officina e con il cloud. Infine, l’assistenza e la manutenzione professionale e predittiva saranno fondamentali per garantire sicurezza e affidabilità ai veicoli autonomi che utilizzano una fitta rete di sensori e unità di elaborazione per il rilevamento dell’ambiente di guida. Ovviamente le aspettative dei clienti dell’officina crescono proporzionalmente e l’officina deve rispondere con la digitalizzazione dei processi, sempre più rapidi, efficaci e sicuri e con lo sviluppo di nuovi servizi. La manutenzione predittiva basata su dati reali consente ai riparatori di programmare in modo ottimale la disponibilità di ricambi e personale, e servire i clienti con rapidità ed efficienza, anche 24/7. Come spiega Colpron, “nell’aftermarket è particolarmente rilevante la rapidità di implementazione di questi cambiamenti che non ha le stesse tempistiche del primo equipaggiamento, dove si possono verificare modifiche improvvise di alcune tecnologie, come per esempio l’elettrificazione, mentre nel post vendita avvengono gradualmente perché applicate all’intero parco veicoli”.

Come cambia la mobilità con l’OTA

“La manutenzione dei veicoli digitalizzati – continua Colpron – dipenderà dalla capacità di utilizzare software, servizi Over the Air e funzionalità sul cloud. Il rapido aumento di autoveicoli connessi a livello mondiale e la loro crescente dipendenza dai software rendono sempre più necessari gli aggiornamenti Over the Air (OTA).

Aggiornamenti di software, diagnostica in tempo reale e raccolta dati, oltre a rappresentare un enorme potenziale di risparmio, contribuiscono a fidelizzare i clienti grazie alla possibilità di assistenza da remoto o a consigli in tempo reale sull’urgenza di interventi in situazioni critiche”.

Valore aggiunto per l’intero settore

Come sottolineato da Colpron, “l’aftermarket connesso rappresenta un valore aggiunto per l’intero settore: ai proprietari di auto assicura maggiore convenienza e comfort, scelte libere e risparmio e con l’abilitazione di nuove funzioni una maggiore sicurezza; ai gestori di flotte offre la connessione tra camion, rimorchio e conducente, la riduzione dell’impatto ambientale e più tranquillità; alle officine di riparazione consente di eliminare il gap tra online e offline, garantendo la vitalità e il futuro dell’IAM e la massima praticità nell’integrazione delle nuove tecnologie meccaniche”.

L’era della digitalizzazione è anche l’era dello scambio di dati, anche finalizzato alla creazione di valore. “L’evoluzione delle tecnologie che consentono di eseguire analisi basate sui Big Data apre nuove opportunità e presenta vantaggi per tutti. Per quanto riguarda trasportatori e flotte, per esempio, all’accesso e all’elaborazione dei dati si somma la possibilità di generare previsioni affidabili in tempo reale, usandole per automatizzare le decisioni operative. Integrando dati del veicolo e del conducente, informazioni sul trasporto, come destinazione e prezzo del carburante, si può sapere quando, dove e di quanto carburante rifornirsi. Tutto questo per ridurre al minimo i costi. Manutenzione predittiva e gestione connessa dei pneumatici sono altre due fonti di ottimizzazione dei costi collegati al veicolo. Oltre a ciò, è possibile ottenere ulteriori risparmi tramite interventi sull’efficienza considerando l’intera flotta di veicoli industriali: migliore smistamento dei veicoli, utilizzo ottimale dello spazio di carico e automazione dei processi della flotta…”.

Aftermarket connesso: attori e accesso ai dati

“I dati, indipendentemente dalla sorgente (veicoli, conducenti, carico, clienti, cloud…) e i mezzi di acquisizione (tag telematici/modem, dispositivi di connettività/IoT, sensori connessi…) sono fondamentali per il passaggio da trasportatore descrittivo a predittivo ad automatizzato e infine alla guida automatizzata – spiega Colpron – È quindi importante considerare la telematica in senso ampio, perché l’ecosistema della mobilità è destinato a diventare molto complesso”. La comunicazione, la condivisione e i contatti appaiono decisivi nel nuovo panorama emergente. “Ma la comunicazione e le relazioni saranno meno lineari e più in rete, aggiungendo complessità”. Alcune aziende e alcune persone potranno faticare per adeguarsi. “D’altro canto – aggiunge Colpron – ritengo che si creino molte opportunità per la società e per gli automobilisti, le persone per le quali ci impegniamo nell’IAM… L’introduzione su vasta scala delle funzioni telematiche nei veicoli apre la strada a una vera rivoluzione nel settore aftermarket. Uno scambio costante di informazioni con i sistemi centrali crea trasparenza sulle condizioni del veicolo, sul suo comportamento e se il cliente lo consente permette di definire le sue esigenze. Così le officine possono personalizzare le loro offerte”.

Aftermarket unito per il futuro del settore

Per Colpron, “tutti noi, operatori dell’aftermarket, dobbiamo scoprire nuove modalità di collaborazione, in particolare quella digitale, alla quale molte delle nostre aziende non sono abituate, ma che in futuro sarà una componente importante delle nostre economie e del modo in cui lavoreremo insieme. Dobbiamo scoprire come creare questi modelli di business della collaborazione digitale tra aziende come le nostre. Dobbiamo collaborare creando valore aggiunto per la società e per gli utenti finali”. Colpron ribadisce soprattutto l’importanza delle iniziative svolte da associazioni ed enti del settore come Clepa, Catena X o Caruso a sostegno dei proprietari di veicoli che devono potere decidere chi possa avere accesso ai propri dati, o ai dati del veicolo, utili per disporre di servizi preziosi. “Nuovi servizi, prodotti innovativi e un solido scambio di know how: ecco il modo in cui ZF Aftermarket supporta i clienti nel percorso verso la trasformazione digitale”. Per scoprire come, l’appuntamento con ZF è ad Automechanika Frankfurt a settembre.