In Officina

Veicoli elettrici, la vostra officina è pronta? Alcuni consigli da Delphi

Con l’aumentare del chilometraggio dei primi veicoli elettrici (EV), il settore automotive si trova ad affrontare nuove sfide. Le batterie EV stanno dimostrando una durata superiore alle aspettative iniziali, cambiando la natura degli interventi di manutenzione. Alcuni di questi veicoli sono già pronti per il mercato aftermarket, spinti da rapidi sviluppi tecnologici, aggiornamenti dei primi acquirenti e fine delle garanzie.

I veicoli elettrici arrivano in officina, i tecnici devono aggiornarsi

Questo scenario, come suggerisce Delphi, accelera la necessità per i tecnici di aggiornarsi e acquisire nuove competenze. Gli EV, rispetto ai veicoli a combustione, richiedono conoscenze specialistiche: dal degrado delle batterie alla gestione in sicurezza dell’alta tensione. Le officine devono dotarsi di strumenti specifici e adottare un approccio moderno alla manutenzione di veicoli che un tempo erano considerati quasi esenti da interventi.

Il parco circolante di veicoli elettrici sta crescendo a ritmo sostenuto in tutto il mondo. Paesi come la Norvegia, dove oltre il 90% delle nuove immatricolazioni nel 2024 è elettrico, rappresentano un punto di riferimento. Germania e Regno Unito seguono a ruota grazie a infrastrutture di ricarica avanzate e politiche di incentivazione.

La durata delle batterie nelle auto elettriche

Uno sviluppo chiave riguarda la durata delle batterie: molte conservano circa il 90% della capacità iniziale anche dopo 100.000 km, e oltre l’80% dopo dieci anni di utilizzo. Tuttavia, questa longevità non elimina la necessità di manutenzione, che si sposta verso la gestione di batterie, sistemi di raffreddamento e componenti elettrici.

Il degrado delle batterie è centrale: una batteria compromessa riduce autonomia e prestazioni. I tecnici devono saper diagnosticare lo stato di efficienza e valutare se intervenire con riparazioni, sostituzione di celle o dell’intero pacco. La gestione termica è altrettanto importante, soprattutto nei sistemi a liquido, da ispezionare regolarmente per evitare surriscaldamenti.

Le riparazioni più comuni sui veicoli elettrici

Le riparazioni più comuni sui veicoli elettrici riguardano i sistemi di raffreddamento, che devono essere mantenuti in efficienza per garantire la stabilità delle batterie. I sistemi frenanti, seppur meno sollecitati grazie alla frenata rigenerativa, possono ossidarsi o usurarsi in modo irregolare: ispezioni regolari sono fondamentali.

Cresce anche l’importanza della diagnostica elettronica: il software gestisce molte funzioni fondamentali. Errori nei sensori o nei moduli di controllo possono compromettere seriamente il veicolo. È quindi indispensabile mantenere aggiornati i software e utilizzare strumenti diagnostici avanzati.

Quando un pacco batterie non è più adatto all’uso su veicolo, può comunque essere impiegato in applicazioni stazionarie, come l’accumulo di energia. Tuttavia, il riciclo presenta sfide tecniche ed economiche, anche a causa della mancanza di standard tra i produttori.

I tecnici devono avere nuove competenze: la sicurezza ad alta tensione è prioritaria. Errori nel disaccoppiamento dei sistemi elettrici possono essere pericolosi. Servono formazione, attrezzature, dispositivi di sollevamento e DPI specifici.

La manutenzione degli EV è il futuro. Chi si prepara per tempo, con formazione e strumenti adeguati, sarà pronto ad affrontare la crescente domanda. L’evoluzione dell’assistenza non è solo tecnologica, ma anche culturale: essere pronti significa garantire ai clienti un servizio sicuro, efficiente e al passo coi tempi.