Distribuzione

Novagroup, primi segnali incoraggianti

L’emergenza sanitaria aggravata da quella economica mette a dura prova la tenuta della filiera distributiva. Per superare la crisi, Novagroup ha adottato una strategia che si basa sulla collaborazione sempre più stretta con i partner del Gruppo

Per capire in che stato di salute versa il settore aftermarket, è primario analizzare con i protagonisti del settore non solo come abbiano affrontato l’emergenza sanitaria ma anche, soprattutto, quali siano i loro piani per la ripresa. Abbiamo quindi chiesto a Vittorio Amura, Presidente di Novagroup e ad Alan Amura, Responsabile Marketing del Gruppo, di condividere con noi i programmi attivati dall’inizio della Fase 2, periodo votato alla ripresa economica dopo il lockdown della Fase1 che ha bloccato il Paese. Senza però riuscire a sferrare il colpo decisivo, dichiarano a Parts Vittorio e Alan Amura: “Sin dall’inizio dell’emergenza ci siamo impegnati a tenere sotto controllo la situazione grazie al contatto costante con gli 11 soci di Novagroup, fornitori e ricambisti dai quali a loro volta dipende la nostra rete officine. Abbiamo garantito il rifornimento dei magazzini e un servizio efficace, nonostante il contesto complicato, con organici ridotti per il ricorso alla cassa integrazione. È stata tutelata l’occupazione anche grazie al taglio spontaneo dei compensi di molti soci titolari, in segno di solidarietà”. A livello centrale, il coordinamento è stato mantenuto grazie alla comunicazione ininterrotta, affidata a videocall e collegamenti da remoto. Determinanti, sono state le collaborazioni con i nostri partner: in primis mi preme sottolineare il sostegno ricevuto da Adira, che rappresento come consigliere – spiega Vittorio Amura – che è stato fondamentale per diffondere le informazioni previste dai decreti governativi per lavorare in massima sicurezza. Grazie a queste indicazioni, abbiamo anche realizzato un protocollo dedicato alla nostra rete officine. Oltre i confini nazionali, Temot International ci ha supportato concretamente, riducendo il costo della quota di partecipazione al Gruppo. Encomiabile il lavoro svolto dal team italiano, quindi da Alan e dal nostro Responsabile dei rapporti internazionali Chris Hutchinson. Purtroppo, non abbiamo sempre registrato disponibilità da parte di qualche fornitore relativamente alla dilazione dei pagamenti, in un momento che ha visto i ricambisti e di conseguenza i distributori in crisi di liquidità. È questo un aspetto critico che andrà affrontato dall’intera filiera per trovare una soluzione comune. Credo sia opportuna una moralizzazione su questo tema”.

Ripresa in vista

Superata la Fase 1, secondo Vittorio e Alan Amura i segnali sono incoraggianti: “I fatturati registrati a maggio da quasi tutta la filiera, come confermano anche i dati di Fencar, lasciano pensare a un graduale ritorno alla normalità dopo i cali di marzo e aprile. Le difficoltà economiche generali dovrebbero privilegiare la riparazione dell’auto rispetto all’acquisto. Si preferirà risparmiare sulle vacanze piuttosto che sulle esigenze di mobilità e siamo già pronti a investire in iniziative promozionali nelle officine. Una volta ripresi a pieno regime i contatti diretti con gli operatori del settore, completeremo il processo avviato d’inserimento di nuovi soci. Nei mesi scorsi, è entrata a far parte del nostro gruppo, in qualità di affiliato – in attesa di completare gli aspetti più burocratici – l’azienda Real Sud. Inoltre siamo fiduciosi, di poter presto ufficializzare, un nuovo ingresso anche per quanto riguarda il mercato truck, un settore sul quale punteremo sempre più nel prossimo futuro”.