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Perche Magneti Marelli è stata venduta?

Perché Fca ha venduto Magneti Marelli alla giapponese Calsonic Kansei? Una domanda che si pongono in molti, e a cui tenta di dare risposta un’ analisi de Il sole 24 ore. Per il noto quotidiano finanziariola risposta è semplice: “per fare cassa e avere i fondi necessari a dare esecuzione ad un piano industriale ambizioso che, lanciato il primo giugno 2018 e siglato come ultimo atto da Sergio Marchionne, punta sulla tecnologia con focus su elettrificazione e guida assistita. Oltre che su un’espansione della gamma, soprattutto Jeep, senza precedenti. Per fare queste cose servono piattaforme e queste costano. Costano tanto”.

La montagna di denaro derivata dalla vendita di Magneti Marelli servirebbe dunque ad avere le risorse necessarie per creare nuovi modelli, sviluppare piattaforme modulari e sviluppare motori elettrificati, visto che risulta oggi difficile assemblare nuovi modelli con gli “avanzi” delle vecchie alleanze tra Fiat-GM a Daimler Chrysler. Appare dunque necessario un nuovo slancio, e per farlo occorrono risorse. “Per infilare un ibrido plug-in tra i “duomi” dell’autotelaio della Jeep Renegade e della 500X, Fca ha dovuto mettere in cantiere nuovi motori a 3 cilindri, puntando su un’architettura modulare che ha dato vita alle unità GSE / Firefly ed è stato uno dei grandi sforzi dell’era Marchionne. Ora serve uno scatto in avanti e servono tanti soldi”, si legge sul quotidiano.

Una seconda domanda sorge però spontanea: se Fca vuole le auto elettriche e ibride perché vendere un’azienda che produce tecnologia in un momento in cui l’automotive diventa sempre più parte dell’industria digitale? La risposta riportata nell’articolo è semplice: “a un costruttore automobilistico non serve avere in casa un produttore ma “basta” governare i fornitori”, come fanno i tedeschi di Volkswagen, Daimler e Bmw, ma anche i francesi di Psa. “Per elettrificare le auto non servono tecnologie sofisticate e proprietarie ma soluzioni economiche “off the shelf”, disponibili sullo scaffale e facilmente implementabili. Per fare questo bastano e avanzano i fornitori di primo e secondo livello. Non occorre avere in casa produttori di motori elettrici, cambio automatici, sistemi mild hybrid o batterie, è sufficiente rivolgersi a specialisti come Bosch, Continental/ Schaeffler, ZF, BorgWarner piuttosto che alla Harman (gruppo Samsung), a Panasonic oppure a LG Chem”, riporta l’articolo in questione, che si conclude con un ladiario commento: “Per Fca vendere Magneti Marelli non vuol dire perdere il treno dell’innovazione, quanto piuttosto riuscire a prenderlo pagando il biglietto”.