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Demotorizzazione nelle principali città italiane

Il tasso di motorizzazione si riduce nelle principali 50 città italiane. Ma a livello nazionale l'indicatore rimane stabile

Sebbene a livello nazionale si registri un lieve incremento del tasso di motorizzazione (+0,2%), andando a considerare le principali 50 italiane si nota come tale tasso si stia invece riducendo, segnando un -0,5%. A rivelarlo è il rapporto di Euromobility “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”. Il tasso di motorizzazione misura la consistenza della flotta veicolare in rapporto alla popolazione residente. Nelle principali 50 città, tale indicatore è di 57,9 auto ogni 100 abitanti, contro le 58,4 dello scorso anno. Resta comunque molto più elevato della media europea di circa 49,1 auto ogni 100 abitanti. Le città italiane con il maggior tasso di motorizzazione sono L'Aquila e Potenza, la prima con 75,8 e la seconda con 72,3 auto ogni 100 abitanti, seguite da Perugia (70,0) e Campobasso (68,8). Le città dove circola il minor numero di auto per abitante sono invece Venezia (41,6), Genova (45,9), Firenze (51,8) e Bologna (51,0). A Bolzano e Trento si registra un notevole incremento del numero di auto, dovuto però alla forte concentrazione di società di noleggio che continuano a stabilire la sede legale in questi Comuni per ragioni fiscali.

Si riduce inoltre la densità di veicoli, cioè il numero di autovetture per ogni kmq di territorio, che passa da 789 auto per kmq a 783. Le città con la più alta densità sono ancora Napoli, Torino e Milano.
Le autovetture Euro IV rappresentano la percentuale maggiore in circolazione (33,0% dell'intero parco), mentre i veicoli Euro V sono pari al 22,1%. Le città del sud continuano ad avere il maggior numero di auto più inquinanti, con Napoli in testa seguita da Catania e Foggia. Reggio Emilia è invece la città con più veicoli Euro V ed Euro VI (30,1%), seguita da Torino (29,4%) e Milano (26,2%).