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Aftermarket in lieve flessione nel primo semestre 2016

Dai dati del Barometro Aftermarket di Anfia emerge comunque un comparto che continua ad esprimere una forte vitalità, come dimostra la crescita riscontrata nella quasi totalità delle famiglie prodotto

Secondo i dati del Barometro Aftermarket – rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA1 che fornisce un trend indicativo dell'andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto – il fatturato aftermarket registra una lieve flessione (-1,4%) nel 1° semestre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015, che era risultato in rialzo del 3,7% rispetto a gennaio-giugno 2014. A una chiusura negativa del primo trimestre (-2,8%) ha fatto seguito un secondo trimestre allineato ad aprile-giugno 2015 (+0,03%).

Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, quattro su cinque presentano una trend positivo. Alla crescita a due cifre dei componenti elettrici ed elettronici (+17,9%), che recuperano rispetto alla flessione (-2,9%) del primo semestre 2015, fa seguito il rialzo dei componenti undercar (+5,1%), già in crescita del 2% a gennaio giugno 2015. Risultato positivo anche per i componenti di carrozzeria e abitacolo e per la famiglia dei componenti motore, che chiudono il semestre entrambi a +4,8%, migliorando la performance rispetto al primo semestre dello scorso anno (+3% e +3,3% rispettivamente). I materiali di consumo, infine, sono l’unica categoria in calo ( 11,1%), con un’inversione di tendenza rispetto al primo semestre 2015 (+5,7%).

 

Il miglioramento del quadro economico italiano verificatosi a partire dal 2015 ha avuto seguito anche nel 2016, accompagnato da un clima di fiducia generale dei consumatori su livelli piuttosto alti, seppur con qualche calo nei mesi più recenti – commenta Paolo Vasone, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA. Questo ha dato ulteriore impulso, dopo un 2015 già positivo, al mercato dell’auto, cresciuto a ritmi significativi, con una chiusura del primo semestre 2016 a +19,2% e il superamento del milione di unità immatricolate. Nel 2015 si è assistito anche ad un recupero degli interventi d’officina rinviati durante la crisi, con un mercato aftermarket in rialzo del 4,3%.

La lieve flessione rilevata nel primo semestre da poco concluso, – prosegue Vasone – dovuta alla contrazione delle vendite dei materiali di consumo, può essere frutto di una combinazione di fattori. Può aver pesato, in parte, il processo di svecchiamento del parco circolante – basti pensare che il mercato delle auto nuove da gennaio 2015 a giugno 2016 ha sempre registrato, con la sola eccezione di ottobre, incrementi consecutivi a due cifre. Probabilmente è da prendere in considerazione anche l’inasprirsi della concorrenza con la rete autorizzata delle Case auto, sempre più orientate a proporre ai clienti contratti di manutenzione ed estensioni della garanzia. Infine, la congiuntura di una stagione invernale 2015-2016 particolarmente mite, può aver giocato a sfavore nella sostituzione di alcuni prodotti.

Detto ciò – conclude Vasone – il comparto continua ad esprimere una forte vitalità, come dimostra la crescita riscontrata nella quasi totalità delle famiglie prodotto, con particolare riferimento al segmento dei componenti elettrici ed elettronici. L’avanzamento tecnologico degli ultimi anni, infatti, se da un lato ha prodotto un allungamento degli intervalli di manutenzione delle vetture, offrendo prodotti sempre più affidabili, sicuri ed eco-friendly, li ha resi anche più complessi. L’auto è un oggetto sempre più sofisticato, che vive evoluzioni tecnologiche rapide e dirompenti, per esempio sul fronte della connettività. Nei prossimi anni assisteremo ad un’ulteriore proliferazione e affinamento dei sistemi elettronici connessi con il mondo esterno. La filiera dell’aftermarket, inclusa la distribuzione, e il mondo dell’autoriparazione dovranno stare al passo, mantenendo al centro il valore della qualità dei prodotti, che già unisce le aziende della Sezione Aftermarket di ANFIA. Significativi investimenti in ricerca e sviluppo, elevati standard tecnologici e di professionalità e attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti ne stanno alla base e sono le leve chiave per indirizzare il comportamento dei consumatori finali, proseguendo nella lotta alla contraffazione e alla violazione delle normative europee e delle relative specifiche tecnico-costruttive”.